lunedì 27 aprile 2020

Il nostro sistema immunitario è pronto per la Fase2?

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Sembra che a breve si possa cominciare ad uscire di casa, magari in una prima fase, giustamente, verrà data la precedenza a chi lavora, ai bambini che da più di due mesi non escono - e sinceramente non so immaginare come abbiano fatto per tutto questo tempo -.  Probabilmente ci permetteranno anche di fare attività all’aria aperta (walking/running) e non solo entro 200 metri da casa… non so, staremo a vedere, l’importante è non farci cogliere impreparati, quindi al di là delle regole tassative, distanziamento, lavaggio accurato delle mani e mascherina, il consiglio è quello di predisporre al meglio il nostro sistema immunitario e molto possiamo fare avendo cura della nostra alimentazione, come spesso abbiamo sottolineato nei nostri post. 

Tortino di miglio con crostino di pane con crema di avocado e macedonia con crema di avocado e cacao:
le squisite proposte della nostra socia e chef Monica Grossi che potete seguire su Instagram come @monicagrossisugarfree


Gli antiossidanti sembrano essere davvero indispensabili nell’aiutarci a resiste re alle infezioni, sia di natura batterica che virale perché ci proteggono dai radicali liberi che si sprigionano in situazioni di stress ossidativo.  

Ma quali sono gli antiossidanti più potenti e dove li troviamo? 
Vitamina C che troviamo ad esempio nelle crucifere (la stagione delle verze sta giungendo al termine, ma anche la rucola appartengono a questa categoria), peperoncino, timo fresco, prezzemolo e ribes, kiwi e agrumi. 
Vitamina E che troviamo in alcuni olii vegetali - grassi essenziali per ogni cellula del nostro corpo - tra cui l' di semi di girasole, extravergine di oliva, olio di germe di grano, olio di mais, olio di arachide, olio di mandorle dolci. Ma ritroviamo la vitamina E anche nell’avocado, nelle nocciole, e poi arachidi, cereali integrali, semi di girasole, mandorle, curry, origano e kiwi.
Vitamina D gli alimenti di origine animale più ricchi sono trota salmonata e salmone, pesce spada, sgombro e sardine l’olio di fegato di merluzzo, gamberi, tuorlo d’uovo, latte. I funghi il cacao e il cioccolato fondente rappresentano l’unica fonte vegetale.
B-Carotene (precursore della Vitamina A): si trova maggiormente nell’olio di fegato di merluzzo, fegato, peperoncino, carote, albicocche secche, zucca, prezzemolo, pomodori maturi, broccolo e cavolo.
Glutatione oltre ad essere prodotto dal nostro organismo, si trova anche in alcuni vegetali tra cui l’asparago, l’avocado, gli spinaci, le pesche e le mele. Ci sono poi alimenti in grado di stimolare la produzione di Glutatione tra cui quelli ricchi di Selenio come le aringhe, le sarde, il tuorlo d’uovo, la senape, l’aglio, la cipolla oltre che nella frutta e verdura di colore rosso; poi anche nel latte e suoi derivati e nella carne. 

Ce n’è davvero per tutti i gusti, fate buona spesa!

venerdì 10 aprile 2020

Anche il lockdown ha i suoi rischi

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Carissimi soci, dopo tanto tempo torno a scrivere un post che vorrei dedicare soprattutto a quanti (un po’ come me) rischiano di uscire dalla quarantena con qualche chilo in più.
Poco movimento e più cibo di quanto ne serve possono davvero diventare un cocktail pericolosissimo, soprattutto per chi non ha un metabolismo super efficiente e magari è vicino alla menopausa.


A volte il problema è la “fame nervosa” ovvero la tendenza a mangiare una quantità di cibo non necessario al nostro fabbisogno, usando il cibo per scopi diversi da quelli della soddisfazione alimentare, seguendo meccanismi di compensazione.
Ho provato a cercare tra i siti più autorevoli qualche interessante consiglio che vi propongo:

Qualità contro quantità
Un modo efficace e intuitivo di combattere la fame nervosa è quello di contrastare la frequenza con la qualità.
Approfittare delle ore a disposizione durante la quarantena per preparare piatti più elaborati, che richiedano un certo impegno in termini di tempo e attenzione.
Quale migliore occasione per imparare a cucinare?!Dedicare anche il giusto tempo a preparare la tavola per il pasto: il concetto è quello di far diventare il pasto un’esperienza di valore, e non un “tappabuchi” per la noia. No al mangiare in piedi dunque, educhiamoci al valore del pasto. Proviamo a raffinare il gusto, la qualità e il piacere della tavola, a dispetto della quantità. Prendiamoci il lato migliore dell'alimentazione, l'emozione di serie A e dedichiamoci alla preparazione di piatti diversi dai soliti.Tutto questo ci aiuterà a resistere quando ci sorprende l'attacco di “fame nervosa”.

Combattere la “fame nervosa” senza ricorrere al cibo
Durante i momenti critici dobbiamo però poter disporre anche di valide alternative al mangiare: per non rifugiarci nel cibo.Il cibo oggi è un bene sempre più a portata di mano: se hai il frigo vuoto puoi andarlo a comprare nel primo supermercato, o addirittura fartelo portare a casa. Proprio per questa immensa disponibilità è facile che diventi una valvola di sfogo, ma non deve essere abituale e soprattutto non può essere l’unica a nostra disposizione.Uno dei modi per scaricare la tensione potrebbe essere la scrittura.Se siamo arrabbiati anziché sfogarci sul cibo, sfoghiamoci su una pagina bianca. Scriviamo lì tutti i motivi per cui siamo nervosi (dandoci delle regole e un tempo dedicato).
Un’alternativa è anche l’attività fisica: con un allenamento anche leggero il corpo rilascia endorfine, così l'ansia diminuisce e il nostro sistema cognitivo migliora.