Da
tempo volevo dedicare un post all’intestino, si tratta di un organo
tutt’altro che semplice e ha reso necessario un adeguato
approfondimento, per non correre il rischio di scrivere ovvietà.
Il
giorno è arrivato, complice anche un mio malessere rappresentato
dal susseguirsi di forme gastrointestinali.
Ho
scritto più volte che “siamo quello che mangiamo”, è
altrettanto vero che tutto
ciò che mangiamo ha profonde ripercussioni sulla qualità della
flora batterica e di conseguenza sul benessere del nostro intestino.
Purtroppo
sempre più spesso
la
dieta è esattamente l'opposto di quella adeguata per l’intestino.
Consumiamo
mediamente troppi
prodotti da forno
(dal
pane ai dolci, dai grissini alla pizza e alle fette biscottate)e
generalmente raffinati. I Cereali
in chicco
sono praticamente assenti dalla nostra dieta, fatta eccezione per il
riso.
Il
grano
merita un capitolo a parte (che approfondiremo in un altro post), ma
di certo oggi troppo ricco di glutine
e di scarsa qualità.
Altri
alimenti poco salutari al nostro intestino sono quelli ricchi di
grassi saturi: formaggi,
salumi, carni, anche
in questo caso, spesso, si presta poca attenzione alla filiera del
prodotto finito, rischiando di assumere oltre ai grassi
saturi
(già dannosi loro stessi), anche antibiotici
e antiparassitari
impiegati negli allevamenti e nel foraggio. Non parliamo della
caseina,
anch’essa merita un post dedicato.
L’intestino
oltre a svolgere funzioni legate all’assimilazione del cibo (quasi
il 90% del cibo che assumiamo viene assorbito dal sangue e
distribuito all’organismo nell’intestino tenue) è sede di
numerose reazioni immunitarie. In pratica, senza
un intestino che funziona in maniera efficace siamo assolutamente
carenti in quanto a capacità di difesa rispetto all’aggressione di
microrganismi, allergie e malattie di vario tipo e non solo di quelle
correlate all’apparato gastrointestinale.
Tra le patologie dell’organismo legate alla cattiva salute
intestinale troviamo: artrite,
affaticamento, eruzioni cutanee, psoriasi, dolori muscolari,
allergie, infezioni genitourinarie.
Tra quelle propriamente intestinali: colite,
diverticolite, morbo di Crohn, sindrome dell’intestino irritabile.
In
un intestino sano la flora batterica (l’insieme di microrganismi
che colonizzano l’apparato digerente) vive in uno stato di
equilibrio. La competizione tra microbi impedisce infatti che una
sola specie diventi invadente e che riversi nell’organismo tutti i
suoi prodotti di scarto o tossine.
Quando
qualcosa interviene a modificare questo equilibrio iniziano i
problemi di salute.
A
seguito di questi cambiamenti può accadere che i microbi (o i funghi
o i lieviti) proliferino straordinariamente nel colon e invadano
quindi anche il tenue e lo stomaco rendendo difficile la digestione,
contendendosi i nutrienti e sovraccaricando l’intestino con le loro
tossine di scarto. L’assorbimento di vitamina
B12,
così importante per il sistema nervoso, in questa situazione può
venire ostacolato. Idem quello della vitamina
K
e di altre porzioni delle vitamine
del complesso B.
Aumentano
i processi putrefattivi (in caso di eccessi di proteine animali) e
fermentativi (in caso di eccesso di carboidrati raffinati e zuccheri)
nell’intestino dove l’equilibrio microbico è venuto a mancare.
Le
famiglie principali di microrganismi in grado di mantenere in salute
l’intestino sono i bifidobatteri
e i lattobacilli,
e primo fra tutti l’acidophilus.
I
bifidobatteri
promuovono
la produzione di vitamine del gruppo B coinvolte nel rafforzamento
del sistema
immunitario.
In secondo luogo incrementano l’azione immunostimolante di difesa
dalle infezioni da agenti nocivi.
Il
Lactobacillus
acidophilus
invece concorre a migliorare il sistema difensivo immunitario della
mucosa intestinale grazie all’aumento della produzione
di linfociti B e T e alla migliore concentrazione di anticorpi IgM.
Gli
alimenti che fanno bene all’intestino
Avena: ha
ottime fibre molto utili per regolarizzare le funzioni intestinali.
Caco: combatte
le infiammazioni intestinali.
Carciofi
crudi: utili
nelle infezioni intestinali e nelle diarree croniche.
Carota:
antiputrida,
regolarizza l'intestino e aiuta la cicatrizzazione della mucosa;
quella nera inoltre contiene antiossidanti di qualità
Cavolo:
cicatrizzante e
antinfiammatorio, ottimo sotto forma di succo anche con la carota;
Mela: la
mattina è depurativa, la sera lassativa, grattugiata è ottima
contro le diarree infantili. L'infuso combatte i disturbi
intestinali, soprattutto con radice di liquirizia.
Mirtillo:
antisettico, combatte
fermentazioni e dissenteria.
Miso:
è ricco di fermenti
utili per il benessere gastrointestinale.
Orzo:
rinfrescante ed
emolliente, favorisce il transito intestinale.
Patata:
emolliente per le
mucose, favorisce la funzionalità dell'intestino, combatte stipsi ed
emorroidi.
Riso:
integrale è
antifermentativo e anticolitico, contiene poi tricina,
sostanza che contrasta la sintesi degli eicosanoidi (agenti biologici
legati ai processi infiammatori).
Saraceno
grano: ricco
di antiossidanti, è fortemente antinfiammatorio.
Semi
di Lino: ricchi
di fibre e antiossidanti, vanno macinati al momento dell'uso con una
macinacaffè e aggiunti a yogurt, frutta, insalate o altro.
Qualche
altro consiglio…
Beviamo
tanta acqua. L’organismo deve essere sempre idratato: bevi 1,5-2
litri di acqua al giorno.
Limitiamo
gli zuccheri e i condimenti.
Muoviamoci!
L’attività fisica regolare (anche camminare e fare le scale) è
importante per la salute dell’intestino.
Nessun commento:
Posta un commento