giovedì 29 marzo 2018

Intestino, teniamolo da conto


Da tempo volevo dedicare un post all’intestino, si tratta di un organo tutt’altro che semplice e ha reso necessario un adeguato approfondimento, per non correre il rischio di scrivere ovvietà.
Il giorno è arrivato, complice anche un mio malessere rappresentato dal susseguirsi di forme gastrointestinali.
Ho scritto più volte che “siamo quello che mangiamo”, è altrettanto vero che tutto ciò che mangiamo ha profonde ripercussioni sulla qualità della flora batterica e di conseguenza sul benessere del nostro intestino.




Purtroppo sempre più spesso la dieta è esattamente l'opposto di quella adeguata per l’intestino. 
Consumiamo mediamente troppi prodotti da forno (dal pane ai dolci, dai grissini alla pizza e alle fette biscottate)e generalmente raffinati. I Cereali in chicco sono praticamente assenti dalla nostra dieta, fatta eccezione per il riso.
Il grano merita un capitolo a parte (che approfondiremo in un altro post), ma di certo oggi troppo ricco di glutine e di scarsa qualità.
Altri alimenti poco salutari al nostro intestino sono quelli ricchi di grassi saturi: formaggi, salumi, carni, anche in questo caso, spesso, si presta poca attenzione alla filiera del prodotto finito, rischiando di assumere oltre ai grassi saturi (già dannosi loro stessi), anche antibiotici e antiparassitari impiegati negli allevamenti e nel foraggio. Non parliamo della caseina, anch’essa merita un post dedicato.


L’intestino oltre a svolgere funzioni legate all’assimilazione del cibo (quasi il 90% del cibo che assumiamo viene assorbito dal sangue e distribuito all’organismo nell’intestino tenue) è sede di numerose reazioni immunitarie. In pratica, senza un intestino che funziona in maniera efficace siamo assolutamente carenti in quanto a capacità di difesa rispetto all’aggressione di microrganismi, allergie e malattie di vario tipo e non solo di quelle correlate all’apparato gastrointestinale. Tra le patologie dell’organismo legate alla cattiva salute intestinale troviamo: artrite, affaticamento, eruzioni cutanee, psoriasi, dolori muscolari, allergie, infezioni genitourinarie. Tra quelle propriamente intestinali: colite, diverticolite, morbo di Crohn, sindrome dell’intestino irritabile.


In un intestino sano la flora batterica (l’insieme di microrganismi che colonizzano l’apparato digerente) vive in uno stato di equilibrio. La competizione tra microbi impedisce infatti che una sola specie diventi invadente e che riversi nell’organismo tutti i suoi prodotti di scarto o tossine.
Quando qualcosa interviene a modificare questo equilibrio iniziano i problemi di salute.
A seguito di questi cambiamenti può accadere che i microbi (o i funghi o i lieviti) proliferino straordinariamente nel colon e invadano quindi anche il tenue e lo stomaco rendendo difficile la digestione, contendendosi i nutrienti e sovraccaricando l’intestino con le loro tossine di scarto. L’assorbimento di vitamina B12, così importante per il sistema nervoso, in questa situazione può venire ostacolato. Idem quello della vitamina K e di altre porzioni delle vitamine del complesso B.
Aumentano i processi putrefattivi (in caso di eccessi di proteine animali) e fermentativi (in caso di eccesso di carboidrati raffinati e zuccheri) nell’intestino dove l’equilibrio microbico è venuto a mancare.

Le famiglie principali di microrganismi in grado di mantenere in salute l’intestino sono i bifidobatteri e i lattobacilli, e primo fra tutti l’acidophilus.
I bifidobatteri promuovono la produzione di vitamine del gruppo B coinvolte nel rafforzamento del sistema immunitario. In secondo luogo incrementano l’azione immunostimolante di difesa dalle infezioni da agenti nocivi.
Il Lactobacillus acidophilus invece concorre a migliorare il sistema difensivo immunitario della mucosa intestinale grazie all’aumento della produzione di linfociti B e T e alla migliore concentrazione di anticorpi IgM.



Gli alimenti che fanno bene all’intestino
Avena: ha ottime fibre molto utili per regolarizzare le funzioni intestinali.
Caco: combatte le infiammazioni intestinali.
Carciofi crudi: utili nelle infezioni intestinali e nelle diarree croniche.
Carota: antiputrida, regolarizza l'intestino e aiuta la cicatrizzazione della mucosa; quella nera inoltre contiene antiossidanti di qualità
Cavolo: cicatrizzante e antinfiammatorio, ottimo sotto forma di succo anche con la carota;
Mela: la mattina è depurativa, la sera lassativa, grattugiata è ottima contro le diarree infantili. L'infuso combatte i disturbi intestinali, soprattutto con radice di liquirizia.
Mirtillo: antisettico, combatte fermentazioni e dissenteria.
Miso: è ricco di fermenti utili per il benessere gastrointestinale.
Orzo: rinfrescante ed emolliente, favorisce il transito intestinale.
Patata: emolliente per le mucose, favorisce la funzionalità dell'intestino, combatte stipsi ed emorroidi.
Riso: integrale è antifermentativo e anticolitico, contiene poi tricina, sostanza che contrasta la sintesi degli eicosanoidi (agenti biologici legati ai processi infiammatori).
Saraceno granoricco di antiossidanti, è fortemente antinfiammatorio.
Semi di Lino:  ricchi di fibre e antiossidanti, vanno macinati al momento dell'uso con una macinacaffè e aggiunti a yogurt, frutta, insalate o altro.

Qualche altro consiglio…
Beviamo tanta acqua. L’organismo deve essere sempre idratato: bevi 1,5-2 litri di acqua al giorno.
Limitiamo gli zuccheri e i condimenti.
Muoviamoci! L’attività fisica regolare (anche camminare e fare le scale) è importante per la salute dell’intestino.

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