Del
latte abbiamo già parlato in un post all’inizio dell’anno, ma mi è sembrato interessante e di completamento ritornare
sull’argomento, dopo aver sentito il dr. Franco Berrino, la scorsa
settimana, su Rai 3 nel programma“Indovina
chi viene a cena?”.
Il
dr Berrino,
Oncologo e ricercatore dell’Istituto
Tumori di Milano, è da sempre sostenitore della dieta vegetariana o meglio
vegana, mi ha pertanto stupita sentirlo sottolineare un particolare che finora
avevo trascurato ovvero, il quantitativo
non irrilevante di CLA (acidi grassi coniugati dell’acido linoleico)
contenuto nel latte vaccino.
I latte è senz’altro uno degli alimenti di origine animale più studiati, è un
alimento fondamentale soprattutto per il bambino e spesso sulla tavola anche
degli adulti.
Tra i componenti biologicamente attivi naturalmente presenti nel latte, notevole importanza rivestono gli acidi grassi della serie Omega3 e i CLA (coniugati dell’acido linoleico).
Tra i componenti biologicamente attivi naturalmente presenti nel latte, notevole importanza rivestono gli acidi grassi della serie Omega3 e i CLA (coniugati dell’acido linoleico).
Dei
benefici degli Omega 3 abbiamo già parlato e vi invito a rinfrescarvi la
memoria consultando il nostro post sul salmone, ma oggi vorrei
accennare al CLA
Il dr
Berrino ha fatto riferimento ad alcuni studi che hanno permesso di
dimostrare come i CLA abbiano attività
anticancerogena e ipocolesterolemica, stimolino il sistema immunitario e
prevengano l’insorgenza del diabete e delle malattie croniche non trasmissibili
(Smit et al., 2010) (Mcguire and Mcguire, 2000).
Il
consumo di grassi del latte è stato oggetto di numerose critiche a causa del
suo contenuto in alcuni acidi grassi saturi, che sarebbero responsabili di
elevare il livello di colesterolo plasmatico associato a lipoproteine di bassa
densità. Il grasso del latte contiene acidi grassi potenzialmente aterogenici (capacità
di promuovere la crescita di placche aterosclerotiche all’interno delle arterie), se consumati in
eccesso come l’acido laurico, il
miristico e il palmitico, ma contiene inoltre acidi grassi benefici come quelli a corta catena, l’acido linoleico
coniugato (CLA) e l’acido vaccenico che hanno benefiche per la salute
umana. I ruoli svolti dagli acidi grassi Omega3,
invece, si manifestano nella regolazione dei processi infiammatori, nella
prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari.
“Il
latte prodotto da vacche alimentate con diete a base di foraggi, soprattutto se
freschi, contiene una maggiore quantità di acidi grassi Omega3, se comparato
con quello prodotto da vacche alimentate con diete a base di mais, o comunque
ricche di concentrati). Ciò è dovuto all’elevato contenuto di acido
α-linolenico (ALA) dell’erba fresca.” (Chilliard and Ferlay)
Ho
voluto spezzare una lancia a favore del
latte, pur non consumandolo poiché ne sono allergica, ma attenzione, che sia
latte prodotto da vacche che
pascolano e mangiano erba e non quello prodotto in allevamenti intensivi.
Il latte di vacche che ruminano erba di prato meglio ancora se prati di
montagna, è particolarmente ricco di CLA.
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