Nel mese di novembre che si è appena concluso, nel nostro Paese,
sono state raccolte e spremute le olive migliori: pugliesi, toscane, liguri,
siciliane, abruzzesi, marchigiane, gardesane, ed altre ancora, ciascuna con le
proprie caratteristiche a partire
dal colore, dal sapore e dalla composizione. Ed è solo a partire
da queste settimane che possiamo acquistare l’olio nuovo EVO.
L’olio EVO ovvero l’olio
extra vergine di oliva è l’olio che si ricava da olive sane, raccolte senza
aver mai toccato il terreno e lavorate esclusivamente con metodi
meccanici, con una acidità massima
dell’1%. Queste caratteristiche lo differenziano dall’olio d’oliva che invece, è una miscela di olio
d’oliva vergine e altri olii raffinati (cioè trattati con sostanze chimiche).
Per la legge italiana è assolutamente vietato mischiare l’olio Evo con altri
oli o miscele di oli.
Ma cerchiamo di conoscerlo
meglio questo condimento cosi pregiato, che tutto il mondo ci invidia. Iniziamo
col dire che è ricco di calorie, 100
grammi di olio extravergine apportano 884 calore (un cucchiaino da
caffè sono circa 5 gr). Inoltre contengono: 14 grammi di
acidi grassi saturi, 11 grammi di acidi grassi polinsaturi e 73 grammi di acidi
grassi monoinsaturi, fitosteroli, antiossidanti
(vit. E, acido oleico, polifenoli) e di sostanze con proprietà antiinfiammatorie
(oleocantale antiossidante ed antinfiammatorio), oltre a piccole quantità di Sodio, Calcio, Potassio e Ferro.
Gli acidi monoinsaturi sono utili
per aumentare i valori del colesterolo HDL comunemente conosciuto come “colesterolo buono” che agiscono un
po’ come uno spazzino nelle arterie. I fitosteroli contribuiscono ad abbassare il colesterolo LDL “colesterolo
cattivo”.
Molteplici le virtù virtù
dell’olio EVO, nella prevenzione delle malattie degenerative, del diabete,
nelle malattie cardiache e in quelle infiammatorie e vascolari, ma mi vorrei
soffermare soprattutto sulle caratteristiche che lo rendono così prezioso nella
lotta al cancro. Riporto di seguito
la sintesi di uno studio piuttosto recente, condotto su un campione
significativo di individui.
“Lo studio condotto su 14000 individui ha dimostrato che le
persone che consumavano una quantità significativa di olio extravergine d’oliva
presentavano un rischio minore di sviluppare una neoplasia, in particolare il
carcinoma della mammella e dell’apparato digerente. Negli ultimi anni molti
studi hanno confermato i meccanismi biologici con cui i vari elementi contenuti
nell’olio extravergine di oliva sono in grado di realizzare un’azione
protettiva antitumorale. Si tratta dei fenoli liberi e coniugati (tirosolo,
idrossitirosolo, secoiridoidi e lignani), dello squalene e del B-sitosterolo,
oltre a tocoferolo e carotenoidi (noti agenti antiossidanti).
In esperimenti su linee di cellule di carcinoma mammario,
l’acido oleico si è dimostrato in grado di ridurre notevolmente i livelli
dell’oncogene Her-2/neu (cerb B-2), una proteina essenziale per lo sviluppo del
carcinoma”.
“Recentemente è stato riportato che l’olio extravergine di oliva
aumenta la biodisponibilità nel sangue di altri componenti con un potenziale
preventivo. La concentrazione nel plasma di licopene, di cui sono
particolarmente ricchi i pomodori, ritenuto in grado di ridurre il rischio di
sviluppare diverse neoplasie, aumenta drasticamente in seguito alla
cottura del pomodoro in olio extravergine di oliva.
Inoltre la capacità antiossidante del plasma aumenta se il
pomodoro consumato è stato preparato con olio extravergine di oliva rispetto ad
altri oli. Se sostituissimo con grassi insaturi, di cui è ricco l’olio
extravergine di oliva, appena il 5% delle calorie totali introdotte sotto forma
di grassi saturi, potremmo registrare una riduzione del rischio di carcinoma
mammario del 33%, di carcinoma colorettale del 22%, nonché di altri tumori del
tratto aerodigestivo superiore (orofaringe, laringe, esofago)”.
Alcuni accorgimenti quando acquistiamo olio EVO
Certificazione DOP
(Denominazione di Origine Protetta): garantisce che l’olio sia stato
prodotto con olive coltivate nella zona indicata, raccolte e
lavorate nella zona di coltivazione dell’oliva e che abbia specifici
livelli nutritivi.
Olio EVO biologico: olio
ottenuto con almeno il 95% delle olive provenienti da colture biologiche (in
etichetta può essere presente la dicitura “biologico” oppure “bio”).
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