lunedì 19 dicembre 2016

Spezziamo una lancia a favore del latte vaccino

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Del latte abbiamo già parlato in un post all’inizio dell’anno, ma mi è sembrato interessante e di completamento ritornare sull’argomento, dopo aver sentito  il dr. Franco Berrino, la scorsa settimana, su Rai 3 nel programma“Indovina chi viene a cena?”.
Il dr Berrino, Oncologo e ricercatore dell’Istituto Tumori di Milano, è da sempre sostenitore della dieta vegetariana o meglio vegana, mi ha pertanto stupita sentirlo sottolineare un particolare che finora avevo trascurato ovvero, il quantitativo non irrilevante di CLA (acidi grassi coniugati dell’acido linoleico) contenuto nel latte vaccino.



I latte è senz’altro uno degli alimenti di origine animale più studiati, è un alimento fondamentale soprattutto per il bambino e spesso sulla tavola anche degli adulti.
Tra i componenti biologicamente attivi naturalmente presenti nel latte, notevole importanza rivestono gli acidi grassi della serie Omega3 e i CLA (coniugati dell’acido linoleico).
Dei benefici degli Omega 3 abbiamo già parlato e vi invito a rinfrescarvi la memoria consultando il nostro post sul salmone, ma oggi vorrei accennare al CLA
Il dr Berrino ha fatto riferimento ad alcuni studi che hanno permesso di dimostrare come i CLA abbiano attività anticancerogena e ipocolesterolemica, stimolino il sistema immunitario e prevengano l’insorgenza del diabete e delle malattie croniche non trasmissibili (Smit et al., 2010) (Mcguire and Mcguire, 2000).

Il consumo di grassi del latte è stato oggetto di numerose critiche a causa del suo contenuto in alcuni acidi grassi saturi, che sarebbero responsabili di elevare il livello di colesterolo plasmatico associato a lipoproteine di bassa densità. Il grasso del latte contiene acidi grassi potenzialmente aterogenici (capacità di promuovere la crescita di placche aterosclerotiche  all’interno delle arterie), se consumati in eccesso come l’acido laurico, il miristico e il palmitico, ma contiene inoltre acidi grassi benefici come quelli a corta catena, l’acido linoleico coniugato (CLA) e l’acido vaccenico che hanno benefiche per la salute umana. I ruoli svolti dagli acidi grassi Omega3, invece, si manifestano nella regolazione dei processi infiammatori, nella prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari.

“Il latte prodotto da vacche alimentate con diete a base di foraggi, soprattutto se freschi, contiene una maggiore quantità di acidi grassi Omega3, se comparato con quello prodotto da vacche alimentate con diete a base di mais, o comunque ricche di concentrati). Ciò è dovuto all’elevato contenuto di acido α-linolenico (ALA) dell’erba fresca.” (Chilliard and Ferlay)


Ho voluto spezzare  una lancia a favore del latte, pur non consumandolo poiché ne sono allergica, ma attenzione, che sia latte prodotto  da vacche che pascolano e mangiano erba e non quello prodotto in allevamenti intensivi. Il latte di vacche che ruminano erba di prato meglio ancora se prati di montagna, è particolarmente ricco di CLA.

lunedì 5 dicembre 2016

Olio EVO nella nostra dispensa

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Nel mese di novembre che si è appena concluso, nel nostro Paese, sono state raccolte e spremute le olive migliori: pugliesi, toscane, liguri, siciliane, abruzzesi, marchigiane, gardesane, ed altre ancora, ciascuna con le proprie caratteristiche a partire dal colore, dal sapore e dalla composizione. Ed è solo a partire da queste settimane che possiamo acquistare l’olio nuovo EVO.



L’olio EVO ovvero l’olio extra vergine di oliva è l’olio che si ricava da olive sane, raccolte senza aver mai toccato il terreno e lavorate esclusivamente con metodi meccanici, con una acidità massima  dell’1%. Queste caratteristiche lo differenziano dall’olio d’oliva che invece, è una miscela di olio d’oliva vergine e altri olii raffinati (cioè trattati con sostanze chimiche). Per la legge italiana è assolutamente vietato mischiare l’olio Evo con altri oli o miscele di oli.
Ma cerchiamo di conoscerlo meglio questo condimento cosi pregiato, che tutto il mondo ci invidia. Iniziamo col dire che è ricco di calorie, 100 grammi di olio extravergine apportano 884 calore (un cucchiaino da caffè sono circa 5 gr). Inoltre contengono: 14 grammi di acidi grassi saturi, 11 grammi di acidi grassi polinsaturi e 73 grammi di acidi grassi monoinsaturi, fitosteroli, antiossidanti (vit. E, acido oleico, polifenoli) e di sostanze con proprietà antiinfiammatorie (oleocantale antiossidante ed antinfiammatorio), oltre a piccole quantità di Sodio, Calcio, Potassio e Ferro.
Gli acidi monoinsaturi sono utili per aumentare i valori del colesterolo HDL comunemente conosciuto come “colesterolo buono” che agiscono un po’ come uno spazzino nelle arterie. I fitosteroli contribuiscono ad abbassare il colesterolo LDL “colesterolo cattivo”.

Molteplici le virtù virtù dell’olio EVO, nella prevenzione delle malattie degenerative, del diabete, nelle malattie cardiache e in quelle infiammatorie e vascolari, ma mi vorrei soffermare soprattutto sulle caratteristiche che lo rendono così prezioso nella lotta al cancro. Riporto di seguito la sintesi di uno studio piuttosto recente, condotto su un campione significativo di individui.
“Lo studio condotto su 14000 individui ha dimostrato che le persone che consumavano una quantità significativa di olio extravergine d’oliva presentavano un rischio minore di sviluppare una neoplasia, in particolare il carcinoma della mammella e dell’apparato digerente. Negli ultimi anni molti studi hanno confermato i meccanismi biologici con cui i vari elementi contenuti nell’olio extravergine di oliva sono in grado di realizzare un’azione protettiva antitumorale. Si tratta dei fenoli liberi e coniugati (tirosolo, idrossitirosolo, secoiridoidi e lignani), dello squalene e del B-sitosterolo, oltre a tocoferolo e carotenoidi (noti agenti antiossidanti).
In esperimenti su linee di cellule di carcinoma mammario, l’acido oleico si è dimostrato in grado di ridurre notevolmente i livelli dell’oncogene Her-2/neu (cerb B-2), una proteina essenziale per lo sviluppo del carcinoma”.

“Recentemente è stato riportato che l’olio extravergine di oliva aumenta la biodisponibilità nel sangue di altri componenti con un potenziale preventivo. La concentrazione nel plasma di licopene, di cui sono particolarmente ricchi i pomodori, ritenuto in grado di ridurre il rischio di sviluppare diverse neoplasie, aumenta drasticamente in seguito alla cottura del pomodoro in olio extravergine di oliva.
Inoltre la capacità antiossidante del plasma aumenta se il pomodoro consumato è stato preparato con olio extravergine di oliva rispetto ad altri oli. Se sostituissimo con grassi insaturi, di cui è ricco l’olio extravergine di oliva, appena il 5% delle calorie totali introdotte sotto forma di grassi saturi, potremmo registrare una riduzione del rischio di carcinoma mammario del 33%, di carcinoma colorettale del 22%, nonché di altri tumori del tratto aerodigestivo superiore (orofaringe, laringe, esofago)”.

Alcuni accorgimenti quando acquistiamo olio EVO
Certificazione DOP (Denominazione di Origine Protetta): garantisce che l’olio sia stato prodotto con olive coltivate nella zona indicata, raccolte e lavorate nella zona di coltivazione dell’oliva e che abbia specifici livelli nutritivi.
Olio EVO biologico: olio ottenuto con almeno il 95% delle olive provenienti da colture biologiche (in etichetta può essere presente la dicitura “biologico” oppure “bio”).