sabato 8 ottobre 2016

Tante virtù in un piccolo fagiolo

Oggi parliamo dei fagioli borlotti, anche per ricordare a chi non l’avesse ancora fatto, di provvedere ad una scorta per l’inverno. 


Niente di più facile: sceglierli di buona qualità, sgranarli, lavarli e congelarli negli appositi sacchetti, cosi non dovremo ricorrere troppo spesso ai precotti (più ricchi in zuccheri ad alto indice glicemico) o a quelli secchi (che necessitano di un ammollo di 12 ore).
Per convincerci (se ce ne fosse bisogno) che stiamo parlando di un prodotto davvero “nobile” conosciamo i “borlotti” dal punto di vista nutrizionale, scoprendo anche qualche curiosità.
I fagioli borlotti forniscono poco più di 100 calorie per ogni 100 gr, quindi cominciamo con il dare risposta a chi è convinto sia un prodotto da mangiare moderatamente perche fa ingrassare. Forniscono più o meno le stesse calorie di un pesce magro a parità di peso.
Sono molto ricchi di proteine, di carboidrati, di vitamine (soprattutto A e C), di sali minerali in particolar modo potassio, poi calcio, zinco, fosforo, ferro, e di fibre.
Il quantitativo di proteine è decisamente elevato (il 23%), persino superiore a quello che si riscontra nel pesce (15-20%) e nella carne (10-20%), pur trattandosi di proteine di qualità inferiore, che necessitano di essere abbinate alle proteine dei cereali per diventare di elevato valore biologico (vedi post fagiolidell’occhio).
Come tutti gli altri legumi, anche i fagioli borlotti contengono la lecitina, un fosfolipide che facilita l’emulsione dei grassi, evitandone l’accumulo nel sangue,
I fagioli borlotti hanno un basso indice glicemico (vedi post indice glicemico), ricchi di fibre, sono utile a garantire la buona funzionalità del colon.
Per quanto riguarda il mantenersi in forma, una ricerca svolta da alcuni scienziati canadesi, ha evidenziato come un gruppo di soggetti che mangiavano regolarmente fagioli fossero più vicini al peso forma e avessero un girovita inferiore rispetto a coloro che erano soliti consumare i fagioli in modo più sporadico.

Alcuni suggerimenti quando facciamo la spesa:
Se acquistiamo fagioli freschi è opportuno controllare che il baccello sia integro e sodo;
fagioli secchi occorre verificare che non siano presenti sostanze estranee, che i semi siano intatti, che la data di scadenza sia lontana, leggete attentamente l’etichetta, mi è capitato di trovare dei fagioli borlotti secchi biologici prodotti in Cina;
fagioli cotti verificare che non contengano conservanti o coloranti e che siano conservati nel vetro o nell’alluminio rivestito internamente.

Fastidiosi effetti collaterali?
Uno studio pubblicato sul Jurnal of Nutrition dimostra che i timori relativi al rischio metorismo intestinale quale "effetto collaterale" del consumo di fagioli, sono esagerati  o addirittura più gravi del problema stesso.

LO STUDIO - Per questa ricerca, condotta da Donna Winham dell'Università dell'Arizona e da Andrea Hutchins dell'Università del Colorado, i partecipanti, reclutati da altri tre studi sui fagioli (per verificare i loro effetti sui biomarker in malattie cardiache), hanno assunto mezza tazza di fagioli neri o borlotti al giorno per 8 o 12 settimane e compilato un questionario settimanale relativo ai disturbi gastrointestinali come gonfiore e flatulenza. A un terzo gruppo di controllo sono state somministrate carote. Durante la prima settimana meno del 50% dei soggetti ha riportato un aumento di flatulenza e il 70% di chi ha sperimentato il fastidioso inconveniente lo ha visto diminuire a partire dalla seconda o terza settimana dell'esperimento, dunque l'abitudine al consumo di fibre aiuta l'intestino. Con i fagioli neri solo il 19% dei partecipanti ha accusato problemi gastrointestinali e un aumento di flatulenza. I fagioli, hanno concluso i ricercatori, devono la loro pessima fama più al timore che alla realtà, quasi fosse una questione di “aspettative”. E spesso l'aumento di gas nell'addome colpisce di più chi non li consuma in modo costante.

Concludendo, i fagioli in genere ed i borlotti in modo particolare, apportano notevoli quantità di proteine che, se consumate in abbinamento ai cereali  diventano proteine ad elevato valore biologico (ovvero come le proteine della carne, del pesce e delle uova); non contengono colesterolo, anzi ne facilitano l’eliminazione; sono ricchi di fibre e riducono l’indice glicemico.
Si trovano facilmente in commercio e, se consumati freschi o congelati, sono di veloce preparazione (non richiedono l’ammollo ed hanno un tempo di cottura più basso di altri legumi); costano decisamente poco.
I fagioli borlotti possono essere cucinati in abbinamento a cereali, verdure, erbe aromatiche e spezie di ogni tipo.
A questo punto non ci resta che provvedere ad una scorta per l’inverno e poi dare sfogo alla nostra creatività in cucina!

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