giovedì 27 ottobre 2016

Sport, passione e benessere per crescere sani

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Il Convegno che si terrà lunedì 21 novembre dalle 13,30 alle 18 al Teatro San Domenico di Crema si propone come occasione di confronto tra esperti in campo medico, sportivo ed educativo per evidenziare il giusto equilibrio nello sport tra alimentazione e sacrificio, agonismo e competitività, riuscita individuale e di squadra, in una prospettiva di una vita sana sia fisica che psicologica.
Le attività sportive assumono spesso carattere per lo più di competitività, agonismo, riempimento di ogni briciola di spazio e di tempo dei bambini e adolescenti. È necessario restituire loro il tempo del “cortile”, del gioco libero, della noia.
I ragazzi vogliono divertirsi e giocare, migliorare le proprie abilità e stare con i loro amici.
Bisogna cambiare i paradigmi, il modello sportivo che domina nella realtà italiana, ancora eccessivamente associato a quello agonistico con richieste pressanti da parte dei genitori e degli allenatori.
Se i bambini tendono a concepire l’attività sportiva come un obbligo, questa idea crescerà con loro e diventerà parte integrante del loro pensiero nei riguardi dello sport.


Relatori:
Dott.ssa Stefania Bonaldi: Sindaco di Crema.
Dott. Alberto Pellai: Medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, ricercatore e scrittore di libri rivolti a genitori, insegnanti, adolescenti e bambini.
Dott.ssa Elisabetta Buscarini: Direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia e Professore Universitario associato
Dott.ssa Federica Perolini: Psicopedagogista che si occupa di disturbi alimentari.
Denny Lodi: Ballerino di fama internazionale: cresciuto presso il Teatro alla Scala di Milano si è esibito nei principali teatri e festival italiani ed europei, direttore dell’Accademia di Danza di Crema.
Dott. Paolo Basso Ricci: Medico radiologo, docente regionale FIN e allenatore di nuoto.
Marco Villa: Ex pistard e ciclista su strada italiano: due volte campione del mondo nell'Americana, Medaglia di bronzo alle Olimpiadi Sidney 2000 con Silvio Martinello e allenatore di Elia Viviani, oro olimpico a Rio de Janeiro.
Adriano Cadregari: Docente formatore allenatori di Calcio, vincitore del Torneo di Viareggio con le giovanili del Brescia nel 1996.
Dott.ssa Maria Gloria Mencatelli: Direttore Socio-Sanitario dell’ASST di Crema.

Programma:
Ore 13.30 Accoglienza e iscrizioni
Ore 13.45 Testimonianza di Stefania Bonaldi
Ore 14.15 Alberto Pellai - Giocare con lo sport. Bambini e giovani sportivi oggi saranno adulti felici domani
Ore 15.15 Elisabetta Buscarini - Giovani, alimentazioni, salute e benessere. Per mantenersi in salute in tutte le età della vita
Ore 15.45 Pausa
Ore 16.00 Federica Perolini intervista Denny Lodi - La danza: non solo tecnica e passione
Ore 16.45 Paolo Basso Ricci dialoga con due allenatori: Marco Villa e Adriano Cadregari - Come fare sport in modo sano e far emergere i talenti e costruire spirito di squadra
Ore 17.30 Maria Gloria Mencatelli - Investire nello sport significa investire nell’educazione, nella salute e nella cultura
Ore 18.00 Chiusura.
Al termine del convegno è previsto un rinfresco.
L’evento è accreditato ECM per tutte le professioni sanitarie: 2,8 crediti.
Per info: Ufficio Formazione ASST Crema, tel. 0373 280514, fax 0373 280550, e-mail formazione@asst-crema.it.


lunedì 17 ottobre 2016

Con il salmone via le rughe!

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In queste ultime settimane la stampa è tornata a parlare di quanto sia efficace il salmone per combattere le rughe, poiché alcuni personaggi del mondo dello spettacolo internazionale hanno dichiarato di consumarlo fino a tre volte al giorno.
Qualche anno fa, a questo riguardo si era già espresso un noto dermatologo americano Nicholas Perricone autore del bestseller in Usa dal titolo “the wrinkle cure” tradotto in Italia “Una pelle senza età.

Per il dottor Perricone il salmone possiede una delle chiavi vitali per apparire giovani: contiene in buona quantità il DMAE dimetilaminoetanolo una sostanza antiinfiammatoria naturale che contribuisce a mantenere l’elasticità cutanea migliorando le funzioni cerebrali e della memoria. Mangiarlo quindi in quantità riduce ed elimina addiruttura le rughe. Lo stesso Perricone è uno degli alfieri della “Teoria Infiammatoria dell’ invecchiamento” che spiega così: “Quando poi ho iniziato a studiare la dermatologia e osservavo al microscopio le rughe della pelle vedevo intorno la stessa infiammazione”.
Egli afferma inoltre, che già con una dieta di 3 giorni fatta a base di salmone si possono vedere i primi risultati contro le rughe. “Il cuore della dieta per le rughe sta nel mangiare salmone alla griglia, anche due volte al giorno accompagnato da insalate. Anche al mattino si può consumare“. Altrimenti per la prima colazione vanno bene prodotti a base di farina d’avena e poi frutta fresca come frutti di bosco, meloni, mele e kiwi.
Oltre al salmone, utili allo scopo sono anche tonno, sgombro, alici e tutte le uova di pesce, come il caviale.
Ottimi in abbinamento a verdure a foglia verde, anch’esse ricche di collagene e ad agrumi, pomodori , carote e albicocche che con il loro carico di vitamina A e C aiutano la pelle a ripararsi dai danni dal sole e al tempo stesso stimolano la produzione di collagene.
A questo punto però non dimentichiamoci che per il benessere della nostra pelle è fondamentale bere molta acqua ed evitare eccessive esposizioni al sole soprattutto senza protezione o con una protezione non adeguata
Usare la protezione solare, specialmente sul viso e sul collo, è uno dei modi migliori per prevenire e ridurre l’invecchiamento prematuro della pelle.
E poi ancora…dormire bene tutti i giorni è una delle soluzioni per mantenersi giovani e in salute. Quando la qualità del sonno non è buona, si produce molto cortisolo, che provoca la decomposizione delle cellule, oltre a provocare malumore. Dormire dalle 7 alle 9 ore giornaliere senza interruzioni contribuisce ad avere una pelle più sana, resistente ed elastica.
In ogni caso, che sia efficace o meno nei confronti delle rughe, il salmone resta indubbiamente un alimento ricco di virtù.

sabato 8 ottobre 2016

Tante virtù in un piccolo fagiolo

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Oggi parliamo dei fagioli borlotti, anche per ricordare a chi non l’avesse ancora fatto, di provvedere ad una scorta per l’inverno. 


Niente di più facile: sceglierli di buona qualità, sgranarli, lavarli e congelarli negli appositi sacchetti, cosi non dovremo ricorrere troppo spesso ai precotti (più ricchi in zuccheri ad alto indice glicemico) o a quelli secchi (che necessitano di un ammollo di 12 ore).
Per convincerci (se ce ne fosse bisogno) che stiamo parlando di un prodotto davvero “nobile” conosciamo i “borlotti” dal punto di vista nutrizionale, scoprendo anche qualche curiosità.
I fagioli borlotti forniscono poco più di 100 calorie per ogni 100 gr, quindi cominciamo con il dare risposta a chi è convinto sia un prodotto da mangiare moderatamente perche fa ingrassare. Forniscono più o meno le stesse calorie di un pesce magro a parità di peso.
Sono molto ricchi di proteine, di carboidrati, di vitamine (soprattutto A e C), di sali minerali in particolar modo potassio, poi calcio, zinco, fosforo, ferro, e di fibre.
Il quantitativo di proteine è decisamente elevato (il 23%), persino superiore a quello che si riscontra nel pesce (15-20%) e nella carne (10-20%), pur trattandosi di proteine di qualità inferiore, che necessitano di essere abbinate alle proteine dei cereali per diventare di elevato valore biologico (vedi post fagiolidell’occhio).
Come tutti gli altri legumi, anche i fagioli borlotti contengono la lecitina, un fosfolipide che facilita l’emulsione dei grassi, evitandone l’accumulo nel sangue,
I fagioli borlotti hanno un basso indice glicemico (vedi post indice glicemico), ricchi di fibre, sono utile a garantire la buona funzionalità del colon.
Per quanto riguarda il mantenersi in forma, una ricerca svolta da alcuni scienziati canadesi, ha evidenziato come un gruppo di soggetti che mangiavano regolarmente fagioli fossero più vicini al peso forma e avessero un girovita inferiore rispetto a coloro che erano soliti consumare i fagioli in modo più sporadico.

Alcuni suggerimenti quando facciamo la spesa:
Se acquistiamo fagioli freschi è opportuno controllare che il baccello sia integro e sodo;
fagioli secchi occorre verificare che non siano presenti sostanze estranee, che i semi siano intatti, che la data di scadenza sia lontana, leggete attentamente l’etichetta, mi è capitato di trovare dei fagioli borlotti secchi biologici prodotti in Cina;
fagioli cotti verificare che non contengano conservanti o coloranti e che siano conservati nel vetro o nell’alluminio rivestito internamente.

Fastidiosi effetti collaterali?
Uno studio pubblicato sul Jurnal of Nutrition dimostra che i timori relativi al rischio metorismo intestinale quale "effetto collaterale" del consumo di fagioli, sono esagerati  o addirittura più gravi del problema stesso.

LO STUDIO - Per questa ricerca, condotta da Donna Winham dell'Università dell'Arizona e da Andrea Hutchins dell'Università del Colorado, i partecipanti, reclutati da altri tre studi sui fagioli (per verificare i loro effetti sui biomarker in malattie cardiache), hanno assunto mezza tazza di fagioli neri o borlotti al giorno per 8 o 12 settimane e compilato un questionario settimanale relativo ai disturbi gastrointestinali come gonfiore e flatulenza. A un terzo gruppo di controllo sono state somministrate carote. Durante la prima settimana meno del 50% dei soggetti ha riportato un aumento di flatulenza e il 70% di chi ha sperimentato il fastidioso inconveniente lo ha visto diminuire a partire dalla seconda o terza settimana dell'esperimento, dunque l'abitudine al consumo di fibre aiuta l'intestino. Con i fagioli neri solo il 19% dei partecipanti ha accusato problemi gastrointestinali e un aumento di flatulenza. I fagioli, hanno concluso i ricercatori, devono la loro pessima fama più al timore che alla realtà, quasi fosse una questione di “aspettative”. E spesso l'aumento di gas nell'addome colpisce di più chi non li consuma in modo costante.

Concludendo, i fagioli in genere ed i borlotti in modo particolare, apportano notevoli quantità di proteine che, se consumate in abbinamento ai cereali  diventano proteine ad elevato valore biologico (ovvero come le proteine della carne, del pesce e delle uova); non contengono colesterolo, anzi ne facilitano l’eliminazione; sono ricchi di fibre e riducono l’indice glicemico.
Si trovano facilmente in commercio e, se consumati freschi o congelati, sono di veloce preparazione (non richiedono l’ammollo ed hanno un tempo di cottura più basso di altri legumi); costano decisamente poco.
I fagioli borlotti possono essere cucinati in abbinamento a cereali, verdure, erbe aromatiche e spezie di ogni tipo.
A questo punto non ci resta che provvedere ad una scorta per l’inverno e poi dare sfogo alla nostra creatività in cucina!