Dolce
e succosa, originaria della Cina, ricca di potassio,
calcio, fosforo, magnesio oltre che di vitamine
come la A, B, C e la PP, composta per il 90% di acqua, 39 calorie per 100
grammi, parliamo della pesca.
Mangiare una pesca al giorno significa
fornire all’organismo circa il 15 % del fabbisogno giornaliero di vitamina C,
questa vitamina ha un ruolo molto importante nel difenderci da infezioni varie,
è indispensabile per la fortificazione delle ossa ed è altrettanto importante
per il trasporto e l’assorbimento del ferro nel sangue. Altra vitamina
presente nella pesca e non meno importante è il beta-carotene che una volta
giunto nel nostro organismo si trasforma in vitamina A ed è in grado di
apportare numerosi benefici ad ossa, denti e pelle.
Vi sono degli studi
che hanno dimostrato come i composti fenolici presenti nella buccia della pesca,
insieme all’attività della fibra, siano in grado di ridurre
i livelli di colesterolo cattivo LDL nel sangue e di aumentare la quantità di colesterolo buono
HDL.
La pesca contiene un acido abbastanza simile all'acido citrico, che ha
la proprietà di eliminare le tossine e che la rende preziosa nella dieta di chi
soffre di difficoltà digestive e di disturbi di circolazione. Ma tra tutte le
sue proprietà a spiccare sono quelle diuretiche e lassative. Chi soffre di
ritenzione idrica, o stipsi o di calcoli urinari dovrebbe consumare regolarmente
questo frutto durante l’estate, il momento in cui i nostri peschi danno il
meglio di loro stessi, anche se in realtà oggi possiamo trovare le pesche tutto
l’anno.
La medicina cinese consiglia questa ricetta: sbuccia 3 pesche fresche, cuocile a vapore, lascia intiepidire, e
mangiale il mattino, a digiuno.
Una pesca frullata aggiunta a un calice di succo di mela trasparente è un
ottimo aperitivo drenante e ti aiuta a metabolizzare meglio l'intero pasto.
C’è una cosa a cui
dobbiamo prestare attenzione mangiando le pesche, che sono uno di quei frutti con maggiori pesticidi sulla buccia, quindi lavatele molto bene anche prima di sbucciarle; anche la buccia della pesca noce, che si
presta di più ad essere mangiata è generalmente contaminata da pesticidi.
La maggior parte delle
pesche vendute in Italia, anche in estate, proviene da altri Paesi in
particolar modo dalla Cina, dalla Grecia e dalle Turchia.
Il consiglio è di
mangiare pesche biologiche o perlomeno coltivate in Italia con il sistema della
lotta integrata.
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