Rossi, succosi, profumati, è tempo
di pomodori a kilometro zero!
Ebbene sì, anche i nostri pomodori
padani sono giunti a maturazione, godiamoceli fino alla fine dell’estate e nella
seconda metà di agosto, penseremo anche a
come conservarli per l’inverno, affinché non perdano né gusto né proprietà
benefiche.
Originario del sud America il pomodoro è ricco di vitamine e minerali,
è poco calorico e adatto a tutti,
esclusi i soggetti allergici al nichel,
elemento di cui è molto ricco; gli allergici in genere alle solinacee; i
bambini sotto l’anno di vita; coloro che soffrono di gastrite.
Per secoli sottovalutato, compare in Europa dopo la scoperta
delle Americhe.
Fu la cucina regionale del sud Italia ad apprezzarlo per primo e
a Napoli trovò la sua prima
applicazione: alla fine del 1600 fu inventata una salsa che lo trasformò
in ingrediente base per molti piatti.
Ed è attraverso la sua trasformazione in salsa che esprime i suoi massimi benefici. La cottura libera
il licopene trattenuto all’interno
delle cellule del pomodoro e lo rende più assimilabile dall’apparato digerente.
Il pomodoro è appunto un vero e
proprio concentrato di vitamine e sali minerali, tra tutti ricorderei in
particolar modo il potassio, la cui diminuzione d’estate causa astenia per via del fatto
che tale elemento si perde abbondantemente con la sudorazione, poi il fosforo e, fra le vitamine, soprattutto
il betacarotene, precursore della vitamina
A.
Il pomodoro è ricco anche di vitamina C. Pensate che è consigliato
di consumare ogni giorno 45 mg di vitamina C e in 100 grammi di pomodoro ce ne
sono 25, mentre in 100 grammi di conserva di pomodoro ben 43!
Il licopene, presente nel pomodoro
in notevole quantità soprattutto
nella buccia, (più il pomodoro è rosso più alta ne è la sua
concentrazione) è un ottimo antiossidante perché funge da vero e proprio spazzino naturale, scavanger in
termini tecnici, nei confronti dei radicali
libieri, di cui spesso abbiamo parlato nei nostri post, dunque, il pomodoro
si può considerare persino un buon agente anticancro.
Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro nell’ultimo
aggiornamento (2014) sul tumore della prostata,
ha declassato da “indicativa” a “non conclusiva” l’evidenza che il licopene
protegga dal rischio. Per avere dati più sicuri bisognerà aspettare la
revisione globale delle linee guida che uscirà nel 2017.
Ma c’è dell’altro, secondo uno studio
effettuato da un team di ricercatori del
CNR - Istituto di chimica
biomolecolare di Pozzuoli e del Dipartimento di Farmacologia Sperimentale della
Facoltà di Scienze biotecnologiche dell’Università Federico II di Napoli, nel pomodoro vi sarebbe una buona concentrazione di un’altra
sostanza che aggiungerebbe un’altra qualità intrinseca dei pomodori, fino a
poco tempo fa sconosciuta.
Infatti, secondo gli studiosi, un polisaccaride, ovvero
un insieme di zuccheri legati fra di essi da particolari legami chimici,
estratto dalla buccia di pomodoro, è in grado produrre una interessante
proprietà terapeutica che contrasta l’infiammazione.
La scoperta scientifica è stata pubblicata sul Journal of Natural Products.
La
pizza contro il cancro
Per gli amanti della pizza è una grandissima soddisfazione
sapere che la Fondazione Umberto Veronesi l’ha eletta regina indiscussa
della sana alimentazione (fonte: Salsa
e Pizza, così il pomodoro è il top).
Grazie agli studi compiuti nei laboratori del dott. Veronesi si
è dimostrato che il licopene contenuto nel pomodoro ha effetti sorprendenti se
consumato in salsa: è antiossidante, ritarda gli effetti dell’invecchiamento, è
un rimedio antitumorale tra i più potenti in natura. Sulla pizza questi
effetti aumentano di ben 5 volte. Grazie a questa sostanza abbiamo un
rimedio certificato dalla medicina: la pizza contro il cancro.
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