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ettari di terra, 12 varietà, il riso,
un vero dono della natura.
L’italia
è il Paese più a nord in cui il riso viene coltivato. Oltre il 47° parallelo
non esistono più coltivazioni.
In
Italia abbiamo selezionato, nel corso dei secoli, alcune tra le migliori
varietà di riso. E’ importante conoscere le diverse tipologie e il loro
utilizzo più appropriato, perché scegliere il chicco giusto può determinare il
successo di un piatto.
I
risi vengono classificati secondo 4 tipologie:
tondo, a cui appartengono i risi
Originario e Balilla. È il riso giusto per minestre, dolci e anche gli arancini
e preparazioni simili;
medio, in cui troviamo risi come
il Vialone Nano, indicato per risotti, in quanto in cottura aumenta
notevolmente il suo volume e rimane soffice all’interno;
lungo di tipo A, che comprende le varietà di
riso più tradizionali come l’Arborio, il Sant’Andrea, il Baldo, il Roma e il
Carnaroli che sono i veri “principi “ del risotto e si distinguono per una
forte capacità di assorbimento dei condimenti. A questi si aggiungono le
varietà di riso come il Ribe, che sono generalmente commercializzati come
parboiled. Grazie alla sua lavorazione, il parboiled non scuoce e ha una
cottura più breve, ottimo per risi bolliti o insalata di riso. Inoltre mantiene
intatte tutte le sue proprietà nutritive;
lungo di tipo B, costituito da varietà come
il Thaibonnet, con chicchi lunghi e stretti. Particolarmente adatto per cotture
asciutte come contorni e insalate.
Il riso integrale…un
capitolo a parte!
Il
riso integrale è il cereale più consumato al mondo ed è in grado di garantirei
il sostentamento di miliardi di persone. Appartiene alla famiglia delle
graminacee, ricco di amido, privo di glutine contiene anche una discreta
quantità di proteine, grassi, sali minerali tra cui spicca il silicio, il
fosforo, il potassio, il magnesio; poi ricco di fibra grezza e vitamine del gruppo
B. Nella parte fibrosa contiene la tricina,
una sostanza che ha buone proprietà antinfiammatorie. Contiene innoltre gamma-orizanolo, una sostanza che
aiuta a combattere l’ipertensione. Il riso integrale richiede una cottura
un po’ più lunga e lenta, ma ne vale la pena!
Attenzione
il riso integrale e semintegrale va sempre lavato prima della cottura.
Il riso bianco, o meglio
dire il riso “sbiancato”!
È
il più consumato in Italia, deriva dal suo integrale, ma la pula, la gemma e il
farinaccio vengono rimossi, lasciando solo amido.
Il
parere della dott.ssa Anna Villarini, biologa e specialista in scienze dell'alimentazione,
ricercatrice del dipartimento di Medicina preventiva all'Istituto dei tumori
di Milano
“Questo processo di
sbiancatura impoverisce il chicco delle sue proprietà nutrizionali. Dopo la sbiancatura
viene ulteriormente lucidato e trattato per ripristinare uno strato protettivo,
mediante oli vegetali oppure con glucosio e talco per dare maggiore
brillantezza. Con questa operazione si riducono ulteriormente fibre, vitamine
acidi grassi insaturi, magnesio, fosforo e potassio. Aumenta invece il suo
indice glicemico”.
Il riso Nuvola, il riso scelto dal nostro
Gruppo di Acquisto, pur non essendo biologico, è un riso di qualità che si
nutre di acqua buona. Il procedimento di raccolta e la rimozione della fibra
dal chicco avviene esclusivamente con un sistema meccanico (raschiatura),
quindi senza né olio, né talco.
L’azienda
Nuvola propone oltre al vialone nano, al carnaroli e al riso rosso, anche il vialone nano semintegrale veramente
pregiato.
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