Il
caldo di queste settimane ci spinge a mangiare cibi dissetanti, ricchi d’acqua
e di sali minerali ed ecco che, come sempre, la natura viene in nostro aiuto
facendoci trovare degli straordinari frutti, che rappresentano un vero e
proprio simbolo dell’estate: l’anguria ed il melone.
Il
primo post lo dedico all’anguria, non per una questione di ordine alfabetico,
ma per una vera e propria mia passione incondizionata per questo frutto.
Probabilmente
è legato a dei ricordi della mia infanzia. L’anguria mangiata sul tavolo della
cucina con mia nonna Teresa o sui gradini del mio cortile, con mio papa, nelle
calde estati degli anni 70, fanno si che
io non riesca a resisterle, mai!
Ed eccola, ve la presento…
Appartiene alla famiglia
delle Cucurbitaceae, le prime notizie riguardanti la coltivazione dell’anguria risalgono a circa
5.000 anni fa, precisamente in Egitto, dove, l’anguria compariva perfino nei
geroglifici.
Gli
zuccheri contenuti nell’anguria si
dividono in destrosio, fruttosio e saccarosio.
Ogni 100 grammi di polpa fresca
corrispondono a 20 calorie.
Da
sottolineare la presenza significativa di beta-carotene e licopene che
conferisce all’anguria il tipico colore rosso,
come abbiamo visto nel post dedicato al pomodoro (link).
Contiene
luteina e zeaxantina (un carotenoide che protegge le cellule della retina).
Benefici per la salute…
Particolarmente
ricca di Vit C, beta-carotene e licopene,
potenti antiossidanti che ci proteggono
dai radicali liberi e quindi dall’invecchiamento cellulare.
Al
licopene, numerosi studi scientifici
attribuiscono effetti protettivi nei confronti del cancro.
Il
licopene presente nell’anguria sembra essere abbastanza
stabile, anche dopo tre giorni che il frutto è stato tagliato e riposto in
frigorifero, subisce solo un minimo deterioramento per quanto riguarda le sue proprietà organolettiche. Dopo sette
giorni di conservazione questo costituente subisce un deterioramento che va dal
7% all’11%.
Un
alto apporto di vitamina C,
rappresenta un valido aiuto anche per il nostro sistema immunitario.
L’anguria
inoltre contiene luteina, un
carotenoide protettivo per gli occhi soprattutto
nei confronti delle patologie legate all’invecchiamento cellulare come la
degenerazione maculare e la cataratta.
I sali minerali contenuti nell’anguria sono innanzitutto utili per contrastare il senso di stanchezza e spossatezza nelle giornate particolarmente calde e umide.
L’anguria oltre ad essere dissetante è diuretica e depurativa.
Un recente studio effettuato
negli Stati Uniti sostiene che l’anguria abbia proprietà utili in caso di ipertensione per equilibrare la pressione
sanguigna evitando così danni al sistema cardiocircolatorio.
Scegliamo l’anguria giusta…
Per prima cosa porre
attenzione alla presenza del picciolo, che non dovrà essere secco. Picchiettando l’anguria dobbiamo ottenere
un suono “sordo” ciò significa che l’anguria è matura.
La più importante
indicazione dell'essere in presenza di un'anguria ben matura è data dalla
possibilità di individuare striature o chiazze
gialle sulla sua buccia.
Scegliere un frutto già
pronto per essere gustato è importante, poiché le angurie smettono di maturare
una volta raccolte. Un'anguria acerba sarebbe poco saporita e quasi
immangiabile.
Ottima ...e rinfrescante.
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