giovedì 23 giugno 2016

5 eventi enogastronomici per iniziare bene l’estate

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“CACCIA AL TARTUFO”
Domenica 26 giugno 2016 VARZI, nel cuore dell’Oltrepò Pavese ore 10 piazza della fiera
l’Associazione Calyx organizza una passeggiata didattica sulla ricerca con cane da tartufo seguita da pranzo a tema e pomeriggio di relax in piscina. Durante una piacevole passeggiata in ambiente collinare, si arriverà in una tartufaia naturale dove Alex Maini con l’ aiuto del suo collaboratore a quattro zampe Ombra, mostrerà con una lezione in campo, come trovare e raccogliere nel pieno rispetto della natura questi preziosi frutti estivi. Il cane, vero protagonista della ricerca, sarà felice di portarvi direttamente in mano i preziosi tartufi neri dell’ Oltrepo Pavese! E poi pranzo a base di tartufo e ricette locali presso l’Agriturismo CA’ DE FIGO .
Dopo il pranzo ci si potrà rilassare a bordo della piscina dell’agriturismo, ammirando i meravigliosi panorami sulla Valle Staffora, sul borgo di Varzi e sul Castello di Oramala. Obbligo prenotazione
INFO E PRENOTAZIONI:
Calyx Associazione Ricreativa Culturale
E-mail: calyxturismo@gmail.com
Tel.: ANDREA 349-5567762


“FESTIVAL DEI SAPORI DELLE COLLINE MORENICHE DEL LAGO DI GARDA”
26 giugno 2016 - Borgo La Caccia, Pozzolengo (BS)
giornata all'insegna dell'enogastronomia, proponendo un percorso gastronomico composto da 6 isole e, ovviamente, l'immancabile visita in Cantina. 
Si potrà pranzare dalle 12,00 alle 15,30 e cenare e godersi il dopo cena, con musica dal vivo, dalle 18,30 alle 24,00.
Il percorso enogastronomico vi permetterà di scoprire le specialità e i sapori delle Colline Moreniche del Lago di Garda.
ISOLA ENOTECA BORGO LA CACCIA
Vino al bicchiere & in bottiglia
Sacca & portabicchiere + bicchiere di vino a scelta €4,50
Bicchieri di vino successivi €2,00
ISOLA DEI SALUMI
Salame Morenico DE CO – Coppa – Crudo dolce
Gnocco fritto & Piadina
€5,00 a porzione
ISOLA DEI PRIMI PIATTI
I primi caldi:
Risotto alla zucca e amaretti
Risotto al tastasal
I primi freddi:
Pasta alla mediterranea
Insalata di riso gamberi e verdure
€5,00 Bis di primi
ISOLA DEI FORMAGGI
Formaggella di Malga
Formaggella Tremosine
Rosa camuna – Grana
Composte di frutta – Passito del Borgo
€5,00 a porzione
ISOLA DELLE FRITTURE
Fritto misto Pesce di Lago e Bertagnì alla Bresciana
Tempura di verdure
Mozzarelline – Olive Ascolane
€7,00 a porzione
Insalate Miste €3,00 a porzione
ISOLA DEI DOLCI
Sbrisolona – Tiramisù – Macedonia di frutta
€3,00 a porzione
ISOLA DEI BAMBINI
Hamburger e Patatine Fritte
€ 4,50 a porzione
La prenotazione è obbligatoria, entro il 23 giugno 2016.
Pranzo dalle 12 alle 15,30
Aperitivo, cena e dopocena dalle 18,30 alle 24
Musica dal vivo dalle 18,30 alle 24
Per maggiori informazioni sul Festival dei Sapori delle Colline Moreniche visitate il sito www.borgolacaccia.it

“TORTA DI FRAGOLE RECORD”
Martello VAL VENOSTA (BZ)
Dal 25/06/2016 al 26/06/2016
Val Venosta e nello specifico la città di Martello ospita un evento che celebra il frutto così abbondantemente prodotto in questa zona: le fragole. La festa si apre con il taglio della torta gigante alle fragole, entrata anche nel Guiness dei primati per le sue dimensioni. Oltre a questi frutti, protagonisti indiscussi, durante la festa è possibile gustare presso i vari stand i tanti prodotti locali e tradizionali della cucina altoatesina. Durante i festeggiamenti si può assistere all'elezione della Regina delle fragole.
Telefono: 0473745509

“I TALENTI IN CUCINA” - Sviluppare i propri talenti attraverso il cibo (MI)
30/06/2016
Milano - Istituto Kinergia Via Marcadante
Telefono: 02 87237232
L'Istituto Kinergia è attivo da molti anni con sedi in tutta Italia, rivolto a chi si interessa di tecniche olistiche e vuole occuparsi dei temi del benessere con tecniche nuove ed efficaci, il 30 giugno presenta un'open day dal titolo " I TALENTI IN CUCINA - Sviluppare i propri talenti attraverso il cibo", una giornata che permetterà di sviluppare il proprio talento attraverso il cibo.
Per info: Tel. 02 87237232 Cell. 3341174020
info@istitutokinergia.it

“PADOVA INTERNATIONAL STREET FOOD”
8-9-10 luglio 2016 a Padova
nella splendida cornice della piazza di Prato della Valle,
Festival internazionale dello Street Food, ad ingresso gratuito.
Si prevede un grande evento in piazza che diventerà una particolare location per i migliori street food italiani e stranieri, con circa 70 presenze, tra truck food e stand di buon cibo di strada, italiano e internazionale.
Con tanti ospiti, per un grande festival musicale che vedrà la presenza di dj di fama internazionale. 
Con questo evento Padova diventerà la capitale d’Italia del cibo e riempirà di vita la particolare ed affascinante location. 
Truck food e stand, italiani e stranieri, saranno divisi in tre zone: zona truck food, zona italiana e zona internazionale e ci sarà anche una zona beverage, con birrifici artigianali e vinerie.
Durante il Padova international street food, potrete trovare: Lampredotto toscano, Pani ca meusa, bombetta pugliese, Verdure pastellate, Prosciutto Filante, Panini gourmet, Panzerotti, Gnocco Fritto, Frittura di pesce, carne alla griglia, Panini con la chianina, Olive ascolane, Arrosticini, Pasta take way, Arancini e cannoli siciliani, Pizza napoletana, Hamburger, Farinata, Barbecue americano, Bruschette, fish&chips, Empanadas, Salsicceria, ristorante messicano, carne argentina, carne brasiliana, carne Cubana, cucina greca, il cuoppo napoletano, paella Panini con la chianina, hotdog, provoloni, piadina romagnola, panino con panelle e crocchè di patate, schiacciata vecchia palermo, arancinette mignon carne/burro, sfinciuni palermitano, caponata di melanzana, sarde a beccafico, involtini di pesce spada, polpo bollito, stigghiola, timballini di anelletti al forno, cassatina siciliana e molto altro ancora.

lunedì 20 giugno 2016

Quando antiparassitari e pesticidi abbondano

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Nello scorso post abbiamo visto quali sono i vegetali meno“contaminati”, oggi vi propongo un elenco meno nobile, sono i vegetali sui quali con maggior frequenza si trovano più inquinanti chimici…parola di Legambiente!


Mela In cima alla classifica di questo studio condotto nel 2011, troviamo come sempre il frutto più consumato: le mele, classificatesi seconde nel 2009 e quarte nel 2010. Più di 40 pesticidi differenti sono stati rilevati sulle mele, poiché tale frutto è altamente soggetto a funghi e insetti; antiparassitari si trovano anche nel succo di mele e salsa di mele. Il problema è che i pesticidi si depositano quasi completamente proprio sulla buccia, costringendo il consumatore a toglierla. Ma così facendo si elimina anche la sua componente più nutriente. Quindi per le mele è decisamente meglio scegliere BIO, cosimangiamo anche la buccia.
Sedano: Secondo in classifica il sedano. Il Test USDA ha trovato più di 60 pesticidi diversi in quest’ortaggio. 
Fragole: Terze proprio loro, le amatissime fragole. Come sul sedano, anche su esse troviamo quasi 60 pesticidi differenti, mentre qualcuno in meno su quelle congelate.
Pesche: Quarte le pesche dove sono stati trovati più di 60 pesticidi; ma molti meno sulle pesche in scatola. 
Spinaci: Amati da Braccio di ferro e odiati dai bambini, gli spinaci guidano la categoria “a foglia verde”, con quasi 50 pesticidi diversi.
Albicocche: Sulle Albicocche sono stati trovati 33 pesticidi.
Uva: L’uva importata può avere più di 30 pesticidi. L’uva passa, seppur di meno, pure contiene un alto numero di pesticidi.
Peperone: I peperoni dolci, in tutte le sue varietà di colori, contengono quasi 50 pesticidi differenti.
Patate: La patata contiene più di 35. Patate dolci offrono una deliziosa alternativa con meno possibilità di residui di antiparassitari.
Mirtillo: Sui mirtilli sono stati trovati 50 pesticidi; quelli congelati sono meno contaminati.
Lattuga: Più di 50 pesticidi sono stati trovati sulla lattuga.
Cavolo: Sebbene il cavolo sia conosciuto come un vegetale più resistente a parassiti e malattie, negli ultimi due anni è stato trovato con elevate quantità di residui di antiparassitari. 

Pesticidi nel piatto 2012 secondo Legambiente
Elaborato sulla base di dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e uffici pubblici regionali competenti, esso consente di fornire informazioni in merito ai residui di fitofarmaci presenti nei prodotti ortofrutticoli e derivati in commercio sul territorio nazionale.
Sebbene ad una prima lettura si evince una riduzione graduale nell’uso di sostanze chimiche per la produzione agroalimentare, si osserva anche un impiego simultaneo di più molecole chimiche nello stesso campione.
Manca, infatti, a proposito del multi residuo una regolamentazione specifica che provveda a monitorare i prodotti ortofrutticoli, pur essendoci maggiori controlli di sostanze attive utilizzate nella produzione di formulati e l’armonizzazione europea di limiti massimi di residuo consentito.

“Tra i prodotti maggiormente danneggiati dal multi residuo figurano i vini, l’uva, le mele, le arance e le pere; tra i residui più rintracciati si osserva la presenza di sostanze potenzialmente pericolose come l’insetticida clorpirifos, noto per la sua capacità di interferire con il sistema endocrino, il fungicida captano, potenzialmente cancerogeno e l’insetticida Fosmet, responsabile del danneggiamento di popolazioni di api”.
presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza,

Cosa fare per difendersi? Il biologico è sicuramente una scelta preferenziale, ma anche qui – come per quanto riguarda i cibi non biologici – con massima attenzione alla provenienza degli alimenti, alla reputazione dei produttori, selezionando qualità e sostenibilità, oltre che il prezzo: diventare consumatori attivi e consapevoli, perché un’altra via non c’è.

lunedì 13 giugno 2016

Pesticidi: frutta e verdura meno "contaminata"

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La bella stagione, che speriamo cominci al più presto, porta con sé frutta e verdura  colorata e ricchissima di oligoelementi estremamente benefici, evidentemente la natura ci dice che questa è la stagione in cui dobbiamo farne il pieno, ma siamo sicuri che quello che mangiamo sia davvero sano?
Purtroppo come ben sappiamo tutti, frutta e verdura sono generalmente soggetti ad un utilizzo importante di prodotti chimici, abbiamo già parlato del Glifosate in un vecchio post, in questo e nel prossimo post mi soffermerei sulla frutta e la verdura maggiormente trattate e quella su cui si trovano le minori tracce di prodotti chimici. Piccolo contributo, che può tornare utile quando facciamo la spesa.



Per non abbatterci troppo comincerei con i prodotti meno “contaminati” dai pesticidi, ovvero i vegetali sui quali sono state rinvenute il minor numero di sostante chimiche:
  1. primo classificato, le cipolle,
  2. secondo il mais dolce
  3. e terzo l’ananas.
  4. A seguire troviamo l’avocado,
  5. gli asparagi,
  6. i piselli ,
  7. il mango,
  8. la melanzana,
  9. il melone,
  10. il kiwi,
  11. penultimo il cavolo
  12. e infine l’anguria!

Le cipolle, non essendo molto minacciate dai parassiti richiedono anche una minore irrorazione con i pesticidi;
l‘avocado, ha la buccia spessa che protegge il frutto dall’accumulo di pesticidi
il mais dolce, pur richiedendo molto fertilizzante per crescere incredibilmente non accumula su di sé il prodotto;
l’ananas, è da consumare eliminando la buccia che fa da barriera naturale contro eventuali sostanze tossiche;
il mango, è protetto anch’esso dalla presenza di potenziali pesticidi grazie alla sua buccia dura;
gli  asparagi crescono senza grosso dispendio di sostanze chimiche;
i piselli dolci, tendono a presentare un residuo di pesticidi davvero minimo;
i kiwi, la caratteristica peluria presente sulla buccia trattiene le sostanze esterne impedendo che filtrino all’interno;
il cavolo, è un super-alimento che non necessita di una grande irrorazione per poter crescere;
la melanzana, è un ortaggio poco contaminato grazie anche alla spessa pelle che lo riveste;
la papaya, anch’essa è protetta dalla sua pelle esterna per cui si consiglia un semplice risciacquo del frutto prima di consumarlo;
l’anguria, la dura scorza che l’avvolge sostituisce una notevole barriera naturale contro l’accesso di agenti esterni;
i broccoli, non richiedono un grande uso di pesticidi;
i pomodori, nonostante fossero stati inclusi nello studio del 2008, tra i più “contaminati”, sembrano adesso essere considerati più puliti anche se non è ben chiaro quale cambiamento sia avvenuto;
le patate dolci, è un super-alimento ricco di vitamina A e betacarotene, risulta tra i meno “contaminati” dai pesticidi.

Nel prossimo post vedremo quali invece sono i più “contaminati”… vi aspetto!

sabato 4 giugno 2016

Ciliegia, la regina della stagione

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Ecco finalmente arrivate le ciliegie! Un frutto di cui esistono molte varietà.
Le ciliegie appartengono alla famiglia delle Rosacee. Tra le più note,  la Mora di Vignola, la ciliegia Ferrovia, tipicamente pugliese, grossa e polposa. Il periodo di maturazione varia secondo la qualità; quasi tutte, comunque, sono pronte per essere mangiate tra maggio e giugno. Le ciliegie vanno staccate dall’albero solo quando sono giunte a maturazione poiché una volta raccolte non maturano più. L’Europa è il primo produttore mondiale di ciliegie e l’Italia si attesta come secondo produttore europeo dopo la Polonia.



Sono buone e belle, ma fanno anche bene? Direi di sì, come del resto quasi tutto quello che ci offre la natura. 
Contengono un buon quantitativo di vitamine A e C  e oligoelementi importanti, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto, oltre che ai più comuni  magnesio, potassio e fosforo.
Ma vediamole più nel dettaglio…
Le ciliegie sono ricche di sostanze antiossidanti, come tutti i frutti rossi, quindi aiutano a contrastare l’invecchiamento naturale delle cellule.
Ricche d’acqua e dunque idratanti e diuretiche e apportano 38 calorie ogni 100 grammi;  sazianti grazie alle fibre solubili di cui sono composte.
Contengono melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale, un antiossidante stabile che può attraversare la barriera cerebrale e alleviare l’irritabilità, neurosi, ed emicrania ed è responsabile della regolazione del ciclo sonno veglia nei mammiferi e quindi coinvolta nell’insonnia.

Le ciliegie sono ricche di levulosio, uno zucchero a basso indice glicemico, che quindi viene assorbito più gradualmente dall’organismo ed è ben tollerato anche dalle persone diabetiche.
Le ciliegie contengono acido malico, una sostanza in grado di stimolare l’attività del fegato; sono depurative, drenanti e disintossicanti.

Secondo uno studio del Western Human Nutrition Research Center di Davis, in California, le ciliegie sarebbero in grado di svolgere un’azione antinfiammatoria e antidolorifica a vantaggio delle articolazioni, grazie alla presenza flavonoidi antinfiammatori (in particolare, antocianine) che si sono dimostrati efficaci nel contenere i sintomi dell'artrosi, la progressiva degenerazione delle cartilagini articolari. Più in generale le ciliegie sono un alleato in diverse forme di artrite.

Ho trovato una ricerca americana del 2012 che attribuisce alle ciliegie una spiccata protezione nei confronti degli attacchi di artrite gottosa, caratterizzata dall'accumulo di acido urico nel sangue e dalla formazione di depositi dei sali di quest'acido (gli urati) nelle cartilagini, nei tendini, nelle articolazioni e nei tessuti confinanti, con conseguenti infiammazione e dolori intensi.

Le ciliegie contengono caroteni e stimolano la produzione di collagene, due sostanze che favoriscono benessere e bellezza della pelle.

Le ciliegie hanno proprietà lassative e, nei bambini sotto i tre anni d’età, andrebbero assunte in piccolissime quantità perché, nei più piccoli, possono essere causa di diarrea.


Ciliegia, meglio biologica?
Quello che ho scoperto leggendo numerose pubblicazioni e ricerche a questo riguardo è che la ciliegia non appartiene ai frutti/ortaggi considerati maggiormente esposti alle sostanze chimiche in fase di coltivazione, ma non appartiene neppure a quei frutti/ortaggi considerati i meno “contaminati” dai pesticidi. Quindi, usiamo il buon senso: laviamole molto bene soprattutto se non sono biologiche e assicuriamoci sempre che siano di provenienza italiana. Se sono di buona qualità, le ciliegie, ahimè non possono costare poco!

Ed ora chiudo con una curiosità, nella mitologia greca, il ciliegio era la pianta sacra a Venere. Da qui, un’antica credenza popolare secondo cui le ciliegie portano fortuna agli innamorati e, dunque, le dichiarazioni d’amore fatte sotto un ciliegio garantirebbero un legame forte e duraturo.