Dopo l'articolo di settimana scorsa completiamo
oggi i vademecum con le ultime 8 azioni di lunga vita.
8. Ridurre drasticamente il consumo
di zuccheri
I popoli centenari consumano circa
un quinto degli zuccheri aggiunti che consumiamo noi. Generalmente nel tè ci
mettono il miele, e i dolci li mangiano solo in occasione delle festività. Un
suggerimento per noi potrebbe essere questo:
- non aggiungere più di quattro
cucchiaini di zucchero ai cibi e alle bevande.
- mangiare biscotti, caramelle e
prodotti da forno solo poche volte a settimana.
- evitate gli alimenti processati
coi dolcificanti (soprattutto quando lo
zucchero viene elencato fra i primi cinque ingredienti).
9. Sgranocchiare un paio di pugni
di noci ogni giorno
Questa a quanto pare sarebbe la
quantità media che ne viene consumata tra i popoli centenari. Alcuni studi
dimostrano che le diete ricche di noci sono in grado di ridurre le lipoproteine
a bassa densità (LDL), cioè i livelli del colesterolo “cattivo”, di una
percentuale che può arrivare fino al 20 per cento.
10. Limitarsi ai cibi
“riconoscibili”
In tutte le popolazioni centenarie del
mondo la gente mangia il cibo nella sua interezza: non si butta niente, né il
tuorlo d’uovo, né la polpa della frutta spremuta. Inoltre non si assumono
integratori. Loro ottengono tutto ciò di cui hanno bisogno dai cibi interi,
spesso prodotti a livello locale. Quale consiglio quindi trarne?
- Evitate i prodotti che presentano
lunghe liste d’ingredienti, e se beviamo una spremuta d’arancia, non buttiamo
via la polpa!
Molto probabilmente gli elementi
dei cibi interi giocano in squadra e
fanno sinergia per migliorare notevolmente il nostro livello complessivo di
salute.
11. Aumentate il consumo d’acqua
Essere idratati è fondamentale per
il benessere di ogni nostra cellula. Non sono di certo contemplate, per quello
che abbiamo detto prima, bibite piene di zuccheri o artificialmente zuccherine.
12. Da uno a tre bicchieri di vino
al giorno, preferibilmente rosso
La maggioranza dei popoli centenari
beve da uno a tre bicchieri ogni giorno di vino. Una recente scoperta
attribuirebbe al vino un aiuto nell’assorbire gli antiossidanti vegetali. Ma
potrebbe inoltre darsi che un po’ d’alcol a fine giornata sia in grado di
ridurre lo stress, cosa che in generale fa bene alla salute.
13. Bere tè verde e infusi
A Okinawa il consumo di tè verde è diffusissimo, effettivamente da tempo si attribuisce al
tè verde la capacità di ridurre il rischio di problemi cardiaci, nonché di
numerose tipologie tumorali.
Gli abitanti d’Ikaria invece bevono
infusi di rosmarino, salvia selvatica e tarassaco — cioè tutte erbe dotate di
proprietà antinfiammatorie.
14. Il caffe aiuta il cervello
Gli abitanti della penisola di
Nicoya, dell’isola d’Ikaria e quelli della Sardegna ingurgitano grande quantità
di caffè. Le ricerche hanno scoperto che bere caffè è collegato a una riduzione
nell’incidenza della demenza e del morbo di Parkinson.
15. Imparare ad accoppiare le
proteine
Seguendo un’alimentazione
prevalentemente vegetale, così come abbiamo visto essere seguita da tutti i
popoli centenari del mondo, si può correre il rischio di non assumere
un’adeguata tipologia di proteine.
Per ovviare a questo rischio
bisogna saper abbinare gli alimenti, ad esempio accompagnare i legumi ai cereali, (pasta
e ceci, riso e piselli, pane e lenticchie) e poi ancora, le noci e i vegetali.
Con questi alimenti avremo tutti i nove
aminoacidi essenziali che il nostro corpo non è in grado di produrre da
solo.
Sempre un piacere leggere questi post.
RispondiEliminaGrazie Sabrina, è sempre bello trovarti tra i nostri followers!
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