Un paio di mesi fa, sulla
stampa internazionale sono stati pubblicati numerosi articoli riferiti ai
popoli centenari, io ho preferito aspettare un po’ prima di parlarne, anche per
avere il tempo di leggermi le ricerche a cui quegli articoli facevano
riferimento.
Ora sono pronta a riassumervi
quanto può essere utile a chi sta inseguendo il mito dell’eterna giovinezza…a ciascuno le proprie considerazioni!
Vediamo insieme le abitudini
che sono risultate comuni a questi popoli così longevi, (Ogliastra in Sardegna, Okinawa
in Giappone, Loma Linda in
California, Ikaria un’Isola Greca, Nicoya in
Costa Rica)
Tutti i centenari hanno
seguito per tutta la vita una semplice dieta ricca di frutta, verdura e grandi
quantità di legumi; pochi grassi, carne e zucchero
raffinato.
Hanno preferito il latte di capra al latte vaccino, bevuto
alcol moderatamente (uno o due
bicchieri di vino al giorno), consumato
alimenti come carne e formaggio solo cinque volte al mese e
anche meno.
Molte delle verdure e frutti
che consumavano erano stati coltivati da loro stessi (quindi sana
attività fisica quotidiana) e quasi esclusivamente di stagione,
pochissima era la frutta o verdura fuori stagione che questi centenari
avevano mangiato in tutta la vita.
Ecco un elenco più specifico
degli alimenti preferiti da questi popoli longevi:
• Sardegna
– pane, verdure, piccole quantità di vino e formaggio di capra, pochissima
carne
• Okinawa
– patate dolci, prodotti di soia fermentati, riso, verdure
• Loma
Linda – frutta fresca, farina d’avena, insalate, cibi vegetariani
• Ikaria
– ortaggi e legumi, vino, tisane, piccole quantità di carne
• Nicoyans
– tortillas di mais, fagioli, frutta, alcuni prodotti di origine animale
(pollo e uova)
La maggior parte dei centenari
studiati aveva goduto della compagnia di una rete solidale di amici e familiari
e nessuno di loro viveva da solo, o in case di cura (particolare di rilevante
importanza l’essere al centro di una comunità e soprattutto della famiglia soprattutto
in età avanzata, come dispensatori di consigli).
Tutte quattro le aree
appartengono a climi caldi, che sembrerebbe possano promuovere un atteggiamento
più rilassato verso la vita.
I centenari studiati hanno
sempre avuto una regolare esposizione al sole (teniamo conto che la maggior
parte dei centenari coltivava la terra).
Hanno ricevuto grandi quantità
di vitamina D naturale che, migliora
l’umore e il sonno, migliora la salute delle ossa e degli occhi.
Secondo Dan Buettner (giornalista curioso ed amante della cucina che si è impegnato a ricercare una dieta votata alla longevità, sana e ispirata ai piani
alimentari dei luoghi più longevi del mondo). “La maggior parte di noi ha la possibilità di
vivere bene nei nostri primi anni ’90 e in gran parte, senza malattia cronica. I
centenari evidenziano, che l’aspettativa di vita della persona media potrebbe
aumentare di 10-12 anni, grazie all’adozione di uno stile di vita che somigli a
quello dei popoli centenari".