mercoledì 16 marzo 2016

Olio di Palma, c’è di peggio, ma soprattutto di molto meglio!

Oggi parliamo di un prodotto alimentare che fino a poco tempo fa era "nascosto"  tra gli ingredienti di tanti preparati alimentari (veniva riportato un generico olii vegetali), ma che finalmente possiamo leggere con chiarezza sulle etichette, l'olio di palma.
Quest’olio, spessissimo utilizzato nei prodotti dolciari e nelle merendine in modo particolare, quindi rivolti principalmente ai bambini,  è da tempo oggetto di dibattito, in quanto non  si capisce quanto faccia bene o male alla nostra salute.
Due settimane fa l'Istituto Superiore di Sanita si è espresso in merito sostenendo che Il problema dell’olio di palma è la grande quantità di grassi saturi che fornisce all’organismo, sottolineando inoltre, che a fare più attenzione devono essere proprio i bambini tra i 3 e i 10 anni: quelli cioè che consumano più merendine, preparati assai ricchi di olio di palma!
Magari non tutti sanno che l'olio di palma è l'olio vegetale più usato al mondo, non solo in prodotti alimentari, ma anche nel settore cosmetico, energetico, farmaceutico e persino nella produzione di mangimi. Quest’olio deriva da una pianta coltivata principalmente in Malesia e Indonesia. Si tratta di una coltivazione che rende molto, per cui il raccolto su una certa superficie di terreno dà più olio rispetto ad esempio alla soia o al girasole che richiederebbero più spazio. 


Ed ora vediamolo un po’ più da vicino…
L’olio di palma è composto per:
quasi il 50% da acidi grassi saturi, con una netta prevalenza  dell’acido palmitico;
il 39%  da acidi grassi monoinsaturi come l’acido oleico;
l'11%  da acidi grassi polinsaturi come l’acido linoleico;
meno dell'1% da elementi biologicamente attivi  come carotenoidi (precursori della vitamina A), tocoferoli (antiossidanti biologici), steroli (utili nel controllo del colesterolo), squalene, (una sostanza organica che protegge la pelle dall’invecchiamento e dai radicali liberi), coenzima Q 10 (potentissimo ruolo antiossidante), fosfolipidi, (i fosfolipidi sono importanti anche nei processi di coagulazione del sangue, nella risposta infiammatoria, nella costituzione della mielina e della bile). Peccato che questi elementi biologicamente attivi questi vengono in gran parte persi con la raffinazione.

L’olio di palma dal punto di vista nutrizionale è meglio dei grassi idrogenati, prima molto usati nell'industria alimentare, è privo di colesterolo, ma contiene una quantità di acidi grassi saturi molto elevata (come il burro), rispetto ad altri oli. Quindi i rischio per cuore ed arterie esiste comunque. Inoltre essendo così abbondantemente distribuito in innumerevoli preparati alimentari, il rischio di un assunzione di  grandi quantità nel corso della giornata è facilissimo. 


3 tipologie di olio di palma: quello rosso vergine, quello più giallo (raffinato) e infine l’olio di palmisto ovvero quello estratto dai semi della palma.
Tra questi 3 prodotti c’è molta differenza in termini di salute. Quello rosso è senz’altro piu sano, ma il comune olio di palma che si trova in biscotti e merendine è l’olio raffinato se non, peggio ancora, il palmisto. Quest’ultimo in particolare è ancora più ricco di grassi saturi (85%).

So bene di rivolgermi ad un pubblico sensibile, che molto probabilmente legge con atteggiamento critico le etichette e scarta, tendenzialmente, tutto quello che non contiene olio extravergine d’oliva. Non è certo mia intenzione creare allarmismo, ma solo tenere comunque sempre alta l’attenzione, non dimenticandoci che “siamo quello che mangiamo”.
Leggendo tutto il possibile in questi giorni mi sono fatta l’idea che sicuramente c’è di meglio dell’olio di palma, ma c’è anche di peggio, ma che meglio dell’olio exrtravergine d’oliva non c’è niente, anche se non è facile da trovare come ingrediente nei prodotti preparati.
In ogni caso, ricordiamoci di non superare mai un totale del 10% di assunzione giornaliera di grassi saturi (quindi burro, strutto, alimenti di origine animali e, ovviamente, olio di palma).
Un’alternativa a biscotti, merendine e snack del supermercato c’è ed è quella di preparare biscottti, pane e torte in casa, scegliendo noi stessi con cura gli ingredienti.

In ogni caso più che il mio suggerimento vi consiglio di seguire quello del professor Franco Berrino, oncologo:
"Quando andate al supermercato andateci sempre accompagnati dalla vostra bisnonna (immaginatevela se non l'avete più) e tutto quello che la vostra bisnonna non riconosce come cibo... non compratelo.
Leggendo l'etichetta se ci sono sostanze che lei non capisce... non compratelo.
Se ci sono più di 5 ingredienti... non compratelo.
Se c'è scritto che fa bene alla salute... non compratelo".

Per concludere una nota che riguarda l’ambiente e quindi la sostenibilità, con questi ritmi tutte le foreste indonesiane saranno distrutte entro qualche decennio e con loro andranno perduti biodiversità e servizi eco-sistemici cruciali per la sopravvivenza delle popolazioni locali e per gli equilibri del nostro pianeta. La distruzione delle foreste concorre a peggiorare il cambiamento climatico perché i suoli deforestati liberano enormi quantità di gas serra che, a livello globale, contribuiscono quasi come l’intero settore dei trasporti.

Alcuni noti marchi hanno firmato la petizione "Stop olio di palma" promettendo di eliminare questo grasso dai loro prodotti: Coop, Esselunga, Carrefour, Iper, Despar, Primia con i marchi Basko, Poli, Tigros e Iperal, Crai, Ikea, Ld Market, Picard, MD discount e U2…anche noi possiamo fare la nostra parte.

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