Primi soli caldi, margherite nei prati,
voglia di primavera. Anche a tavola c’è voglia di cambiare, magari proponendo qualche
bel piatto di insalata con spinacini ed
insalate novelle. Ma oggi non vi voglio parlare di inslata, bensì di un seme che nella nostra insalata mista,
aggiunto a dell’ottimo olio extravergine d’oliva italiano, vi assicuro,
ci starebbe davvero bene: il seme
di chia.
Si tratta di piccolissimi semi sulle tonalità del marrone
originari del Messico, croccanti e dal sapore neutro, ricchi di interessanti
caratteristiche nutrizionali.
Pensate che il significato del termine
“chia” in Atzeco è “forza”… vorrà bene significare qualcosa, o no?!
La pianta da cui deriva è parente
strettissima della salvia, del timo rosmarino e basilico, quindi non poi così
estranea a noi.
I semi di chia sono molto ricchi di vitamine
A, B e C, inclusa la vitamina B6 e anche la B12. Contengono proteine, fibre e
piccole quantità di carboidrati.
Particolarmente ricchi di calcio con una biodisponibilità superiore al
calcio presente nel latte vaccino, ferro (tre volte superiore rispetto
a quello contenuto negli spinaci), fosforo, magnesio, potassio, zinco.
Ma il loro principale valore nutrizionale lo
esprimono con gli acidi grassi
essenziali di cui sono ricchi, principalmente omega 3 e omega 6 che, come abbiamo visto parlando della soia e deisuoi derivati, devono
essere in equilibrio fra loro. Pensate che il contenuto di omega 3 è superiore
a quello contenuto nel salmone (a parità di peso). Tra i benefici di questi acidi grassi voglio ricordarne uno: la
capacità di tenere sotto controllo i
valori ematici del colesterolo e dei trigliceridi.
I semi di
chia hanno un alto contenuto di antiossidanti,
ben superiore a quello degli altri semi e dei frutti di bosco. Principale
azione espressa dagli antiossidanti (come abbiamo già detto in numerosi post) è
quella di ostacolare il danneggiamento ossidativo delle cellule e di
conseguenza i danni da invecchiamento. Le proprietà dei semi di chia e dei semi
di lino sono quasi sovrapponibili.
I semi
di chia possono aiutare coloro che non hanno una buona e regolare
funzionalità intestinale.
Un altro suggrimento in cucina: tostare e
macinare 50 grammi di semi di Chia, aggiungere sale a piacere e utilizzare la
granella cosi ottenuta per insaporire insalate, zuppe e minestre.
Perché non aggiungerli nell’impasto del
pane?
Dove compro i semi di chia? Tks, Alvin.
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