Iniziamo
la seconda settimana di febbraio con un tema apparentemente “facile”, ma che in
realtà non lo è per niente. Parliamo di arance.
È
ormai noto a tutti che le arance racchiudono un grande patrimonio di
antiossidanti. Sono ricche, innanzitutto, di vitamina C che sembra avere un
ruolo anche nel rafforzare le difese immunitarie. Questa preziosa vitamina,
inoltre, protegge il sistema cardiovascolare e ha proprietà antinfiammatorie. L’arancia
rossa di Sicilia, in particolare, contiene circa il
40 per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi e contiene gli antociani, pigmenti
naturali dagli straordinari poteri antiossidanti. È quindi la
più adatta nella prevenzione oncologica. L’arancia fresca è ricca
anche di vitamine A, B e PP e di flavonone,
l’elemento maggiormente protettivo soprattutto nei confronti del tumore
allo stomaco.
Bene, fin
qui la parte facile, i benefici della vitamina C sono noti e che le arance ne
siano ricche anche, ma secondo illustri ricercatori le arance nascondono
anche qualche rischio.
Questo come
sapete è un blog estremamente “laico”, non diamo niente per assoluto, ci piace
andare a fondo, conoscere sempre di più.
Due
parole sulle poliamine (sostanze indispensabili alla proliferazione cellulare), di cui
sono avidissime le cellule tumorali; le poliamine sono un derivato della
putrefazione intestinale delle proteine di chi ha una dieta ricca di cibi di
origine animale oltre che di molluschi bivalvi.
Anche
gli agrumi, ed in particolar modo il
succo di arancia, i pomodori le melanzane, le banane, i kiwi ed i
frutti tropicali contengono poliamine, anche altra frutta, ma in quantità
decisamente minore, i frutti di bosco ad esempio ne contengono solo tracce. Kiwi, banane ed arance contengono i maggiori livelli di
precursori di poliammine (lisina ed arginino).
La
frutta è raccomandata per la prevenzione del cancro, ma non è detto che sia
utile per chi si è ammalato.
Top 10 major dietary contributors of polyamines
Food item
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Polyamine contribution (nmol/day)
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Putrescine
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Orange juice and grapefruit juice
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44,441
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Oranges, grapefruit, and tangerines (not including juice)
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17,613
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Fresh tomatoes
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10,042
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Bananas
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7,344
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Beer (all types)
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6,374
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Corn and hominy
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5,832
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Cheese (eg, American, cheddar)
|
5,592
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Potato chips, tortilla chips, corn chips, puffs, and
pretzels
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4,595
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Burritos, tacos, tostadas, and quesadillas
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4,411
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Green pepper and green chilies
|
4,343
|
“Le poliammine sono delle
molecole indispensabili per la crescita ed il normale sviluppo cellulare.
L'apporto alimentare di poliammine dipende dal consumo di frutta, salumi e
formaggi stagionati (in cui sono contenuti già preformati) e dalla conversione
di alcuni amminoacidi (lisina ed arginina presenti in abbondanza nei cibi di
origine animale) ad opera della flora batterica intestinale.
Non è corretto parlare di pro-cancerogenicità in assoluto delle
poliammine, ma di attività stimolante la proliferazione cellulare; funzione
indispensabile per i bambini nell'età della crescita e per la riparazione dei
tessuti, peculiarità meno gradita (o addirittura pericolosa) nelle persone
anziane, in presenza di tumori o negli ex-fumatori.
Le poliammine infatti agiscono indistintamente su tutte le
cellule; non solo su quelle sane stimolandone favorevolmente la crescita, ma
anche su quelle danneggiate, mutate o neoplastiche promuovendo la crescita
tumorale. L'utilizzo della frutta non ha limitazione nei ragazzi e nei fumatori
(in cui il beneficio dei suoi antiossidanti supera lo stimolo proliferativo
delle poliammine), ma deve essere moderato negli adulti, negli ex-fumatori
e nelle persone con un tumore attuale o pregresso”.
dott.ssa MICHELA DE PETRIS, Specialista in Scienza dell'Alimentazione
Il noto oncologo Prof. Franco Berrino dell‘Istituto Nazionale dei Tumori di Milano si esprime così in merito alle poliamine: “in caso di cancro conclamato evitare il consumo di arance e di
frutta ricca di poliammide poiché stimolano la crescita dei tessuti”.
Volendo fare sintesi potremmo dire che le
arance fanno bene nella prevenzione, ma vanno mangiate con moderazione quando
non si è più tanto giovani e soprattutto se si è stati affetti da una patologia
tumorale.
Arance sì, ma con moderazione, attenzione
perchè spremute è facile consumarne più
del necessario.
Interessante quanto riportato. Sto imparando molte cose.
RispondiEliminaGrazie Sabrina! Il nostro compito è proprio quello di raccogliere e selezionare studi e ricerche che vale la pena far conoscere a tutti.
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