Abbiamo parlato dei benefici della curcuma nel mese di ottobre, ma mi è sembrato utile dedicare un nuovo
post a questa spezia dalle mille risorse e ancora cosi poco utilizzata nella
nostra cucina.
Uno studio durato nove mesi, condotto
su di una popolazione a rischio diabete, che ha visto il coinvolgimento di 240
adulti con un livello di zuccheri nel sangue più alto del normale, ha dimostrato
che la Curcuma aiuta a prevenire
l’esordio del diabete.
I volontari hanno assunto, per tutta
la durata dello studio, 250 milligrammi di curcuminoidi al giorno oppure un
placebo: al termine dello studio, 19 dei 116 pazienti a cui era stato dato il
placebo aveva sviluppato il diabete di tipo 2, mentre nel gruppo che aveva
assunto curcuma nessuno dei partecipanti avevano sviluppato questa condizione.
Secondo i ricercatori la curcuma e i suoi derivati potrebbero avere effetti
anti-infiammatori sulle beta-cellule del pancreas che rilasciano
l'insulina, l'ormone responsabile della regolazione del livello di zuccheri nel
sangue.
Il pollo al curry sembra
essere buono non solo per il palato, ma anche per il sistema immunitario. È
quanto sostengono in uno studio pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry i ricercatori del Linus Pauling Institute dell'Oregon State University
(Usa) e dell'Università di Copenaghen in Danimarca. La curcumina presente nella curcuma - uno dei principali
ingredienti del curry - sarebbe
infatti in grado di potenziare il sistema
immunitario innato, rinforzando la protezione contro diversi virus, funghi e batteri. Il merito
sarebbe dell'attivazione della catelicidina, un peptide antimicrobico presente
nel sistema immunitario umano, noto anche con la sigla Camp, la cui funzionalità verrebbe potenziata - fino al
triplo - proprio dalla curcumina.
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