Si avvicinano le feste, probabilmente molti di noi
stanno già pensando al menù di Natale e quindi a quante uova comprare per la pasta
fatta in casa, per la torta salata, per una buona crostata o per, i più audaci,
per un panettone fatto in casa magari con crema di mascarpone…e uova!
Come avrete senza dubbio capito oggi parliamo di
uova, sperando di offrire qualche informazione in più a chi si appresta ad
acquistarle.
Innanzitutto qualche dato nutrizionale, l’uovo contiene un’alta percentuale d’acqua
ed un’elevata percentuale di proteine considerate ad elevato valore biologico,
ovvero contenenti tutti gli aminoacidi necessari al nostro organismo, senza dover
essere abbinate ad altri alimenti. Ecco perché da sempre considerate
energetiche, pur avendo non più di 150 calorie (ed un discreto potere saziante,
soprattutto se consumate sode). L’albume
contiene pochi grassi, poche vitamine e sali minerali, inoltre contiene
una sostanza, l’avidina, che
riduce l’assorbimento intestinale di alcune vitamine (in particolar modo della
vit H la cui carenza può provocare problemi alla pelle, affaticamento,
calvizie, dolori muscolari); l’avidina viene però completamente distrutta dalla
cottura, l’albume va cotto finchè diventa bianco. Il tuorlo contiene una percentuale più alta di grassi ed è ricco di
colesterolo e questo motivo fa sì che le uova non siano adatte ad un consumo
quotidiano, quindi è indicato un consumo non superiore a 2 uova alla settimana.
L’uovo contiene anche ferro, ma è difficilmente assimilabile dall’organismo.
Delle norme igieniche relative alla manipolazione delle uova,
aspetto importantissimo per la prevenzione delle tossinfezioni alimentari,
abbiamo già parlato in uno dei nostri primi post, ora vediamo insieme un
altro aspetto interessante legato alla qualità
delle uova. Le uova come dice la
dr.ssa Anna Villarini, sono ricettacolo di tutto quello che ha mangiato la
gallina e di tutte le sostanze che produce quando vive in condizioni di stress;
perciò possiamo mangiare con tranquillità solo quelle biologiche. Un’etichetta
che riporta ”allevamento a terra” non dà alcuna garanzia sull’assenza di
sostanze indesiderate, perché non dice nulla sul tipo di mangime con il quale è
stata nutrita la gallina. Per questo è importante che sulla confezione sia
riportata la scritta “BIO”.
Il codice
delle uova che troviamo sul guscio ci fornisce una serie di dati
importanti: es: 0 IT 163 CR 047
0 lo zero sta per allevamento
biologico, dove, in base a precise regole, le galline devono nutrirsi in
maniera naturale e mangiare solo vegetali coltivati biologicamente, inoltre le
galline devono poter razzolare all’aperto per diverse ore al giorno.
1 per allevamento all’aperto
2 per allevamento a terra,
dove le galline sono libere di muoversi in un ambiente chiuso, di solito in un
capannone.
3 allevamento in gabbia o in
batteria, dove le galline vivono in ambienti chiusi e ristretti e depongono le
uova su un nastro trasportatore che le porta al confezionamento.
IT stato di produzione
Codice
numerico es
163 codice ISTAT comune di produzione
CR provincia di produzione
Codice numerico es 047 nome e luogo
dell’allevamento in cui la gallina ha deposto l’uovo
Non sapevo queste cose. Ora avrò un occhio in più.
RispondiEliminaSabrina.
Giusto Sabrina, sempre meglio acertarsi di quello che si mette nel piatto!
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