mercoledì 9 dicembre 2015

Uova sì… purché siano di qualità


Si avvicinano le feste, probabilmente molti di noi stanno già pensando al menù di Natale e quindi a quante uova comprare per la pasta fatta in casa, per la torta salata, per una buona crostata o per, i più audaci, per un panettone fatto in casa magari con crema di mascarpone…e uova!
Come avrete senza dubbio capito oggi parliamo di uova, sperando di offrire qualche informazione in più a chi si appresta ad acquistarle.

Innanzitutto qualche dato nutrizionale, l’uovo contiene un’alta percentuale d’acqua ed un’elevata percentuale di proteine considerate ad elevato valore biologico, ovvero contenenti tutti gli aminoacidi necessari al nostro organismo, senza dover essere abbinate ad altri alimenti. Ecco perché da sempre considerate energetiche, pur avendo non più di 150 calorie (ed un discreto potere saziante, soprattutto se consumate sode). L’albume contiene pochi grassi, poche vitamine e sali minerali, inoltre  contiene  una sostanza, l’avidina,  che riduce l’assorbimento intestinale di alcune vitamine (in particolar modo della vit H la cui carenza può provocare problemi alla pelle, affaticamento, calvizie, dolori muscolari); l’avidina viene però completamente distrutta dalla cottura, l’albume va cotto finchè diventa bianco. Il tuorlo contiene una percentuale più alta di grassi ed è ricco di colesterolo e questo motivo fa sì che le uova non siano adatte ad un consumo quotidiano, quindi è indicato un consumo non superiore a 2 uova alla settimana. L’uovo contiene anche ferro, ma è difficilmente assimilabile dall’organismo.

Delle norme igieniche relative alla manipolazione delle uova, aspetto importantissimo per la prevenzione delle tossinfezioni alimentari, abbiamo già parlato in uno dei nostri primi post, ora vediamo insieme un altro aspetto interessante legato alla qualità delle uova. Le uova come dice la dr.ssa Anna Villarini, sono ricettacolo di tutto quello che ha mangiato la gallina e di tutte le sostanze che produce quando vive in condizioni di stress; perciò possiamo mangiare con tranquillità solo quelle biologiche. Un’etichetta che riporta ”allevamento a terra” non dà alcuna garanzia sull’assenza di sostanze indesiderate, perché non dice nulla sul tipo di mangime con il quale è stata nutrita la gallina. Per questo è importante che sulla confezione sia riportata la scritta “BIO”.

Il codice delle uova che troviamo sul guscio ci fornisce una serie di dati importanti: es: 0 IT 163 CR 047
0 lo zero sta per allevamento biologico, dove, in base a precise regole, le galline devono nutrirsi in maniera naturale e mangiare solo vegetali coltivati biologicamente, inoltre le galline devono poter razzolare all’aperto per diverse ore al giorno.
1 per allevamento all’aperto
2 per allevamento a terra, dove le galline sono libere di muoversi in un ambiente chiuso, di solito in un capannone.
3 allevamento in gabbia o in batteria, dove le galline vivono in ambienti chiusi e ristretti e depongono le uova su un nastro trasportatore che le porta al confezionamento.
IT  stato di produzione
Codice numerico es 163 codice ISTAT comune di produzione
CR provincia di produzione
Codice numerico es 047 nome e luogo dell’allevamento in cui la gallina ha deposto l’uovo

2 commenti:

  1. Non sapevo queste cose. Ora avrò un occhio in più.
    Sabrina.

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    1. Giusto Sabrina, sempre meglio acertarsi di quello che si mette nel piatto!

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