Natale
e capodanno si avvicinano, occasioni in cui non mancheranno i brindisi.
Per
sapere qualcosa di più sugli effetti più o meno benefici del vino, vi propongo
una breve intervista fatta alla dr.ssa Fernanda Menozzi, Epatologa della Gastroenterologia
dell’Azienda Ospedaliera di Crema.
Dr.ssa
Menozzi, come sa in questo Blog cerchiamo di conoscere sempre meglio ciò che
mangiamo e beviamo nella convinzione che una informazione corretta e aggiornata
possa aiutarci e guidarci nel fare la spesa.
Oggi con lei parliamo di
vino…perché non faccia male è solo una questione di quanto ne beviamo?
“L' alcol bevuto
moderatamente non è fonte di pericolo per il nostro organismo. Le linee
guida nutrizionali raccomandano per l'uomo l’assunzione massima di 2-3 unità (1
unità un bicchiere piccolo di vino), per le donne 1-2 unità al giorno”.
Quali sono gli organi che più risentono del consumo abituale di grosse
quantità di vino, magari anche di scarsa qualità?
“Il fegato è il
primo organo che deve metabolizzare l’alcol e quindi è il primo ad essere
danneggiato da assunzioni eccessive. Inizialmente il danno comporta il
deposito di tessuto grasso nel fegato, negli stadi finali si arriva alla
cirrosi con l’insufficienza della funzione epatica. L’alcol ha effetti anche
sul cervello riducendo la capacità di attenzione e la memoria, favorendo l’insorgenza
della demenza. Riduce le difese immunitarie e favorisce le cardiopatie e le
malattie metaboliche come il diabete. Aumenta il rischio di tumore al
seno, l’infertilità e l osteoporosi”.
Le donne possono bere quanto gli uomini?
“L'organismo
femminile, rispetto al maschile è più vulnerabile agli effetti dell’alcol. La
donna ha una massa corporea ridotta rispetto a quella dell’uomo, ha una
quantità minore di liquidi corporei e minore efficienza dei meccanismi di
metabolizzazione dell’alcol”.
E i giovani…
“Negli ultimi
anni è aumentato il numero di adolescenti che consumano alcol e l età di
assunzione del primo bicchiere è scesa a 11 -12 anni”.
A questo punto, meglio bere bianco o rosso? O è solo una questione di
gusto…
“La differenza
tra vino bianco e rosso non è nella qualità dell’uva. In realtà nel vino rosso
viene utilizzata anche la buccia dell’acino che contiene resveratrolo, sostanza
che fa bene al muscolo cardiaco. Nel vino bianco la buccia è eliminata e quindi
si consigliava l’assunzione del rosso ai cardiopatici. Recenti studi dimostrano che
non ci sono grandi differenze e che un bicchiere di vino al giorno di qualunque
colore sia è cardioprotettivo”.
Grazie dr.ssa
Menozzi, e Buon Natale a tutti!
Bene,proprio bene. Il pronunciamento di doctor Fernanda mi ha reso felice...anche il BIANCO può far bene. Essendo tempo di pranzi e cene,provo declinare la lista dei miei vini...non solo per oggi: rose' di Bandol come aperitivo, poi Ribolla gialla e, tanto per accontentare mio cognato, un goccio di rosso (chiamiamolo Chemin de Moscou 14). Chiuderei con le bollicine di Passirano...o giù di li'. Tutto con assoluta moderazione. Buon pranzo. BY Alvin
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