Il post sul digiuno pubblicato la scorsa settimana ha suscitato molta curiosità, e come avevo promesso, oggi aggiungiamo un nuovo pezzo al puzzle della longevità.
Le persone che superano i 100 anni di età sono in aumento in tutto il mondo, ma in particolar modo nei Paesi in cui si segue la dieta mediterranea, quindi con poca carne rossa, pochi grassi animali, poco sale; dove non mancano: olio extravergine d’oliva, verdura, frutta, pesce, cereali (meglio se integrali) e legumi oltre ad uno stile di vita sano.
Le persone che superano i 100 anni di età sono in aumento in tutto il mondo, ma in particolar modo nei Paesi in cui si segue la dieta mediterranea, quindi con poca carne rossa, pochi grassi animali, poco sale; dove non mancano: olio extravergine d’oliva, verdura, frutta, pesce, cereali (meglio se integrali) e legumi oltre ad uno stile di vita sano.

Sono numerosissimi gli studi scientifici condotti in tutto il mondo alla ricerca della ricetta di lunga vita, studiando popolazioni particolarmente longeve è emerso che i gruppi etnici in cui il cancro è meno presente, condividono alcuni tratti fondamentali: una dieta sana, una vita attiva, uno stimolo intellettuale permanente, alimentato anche da un importante ruolo nella società, e da un certo patrimonio genetico.
Si è scoperto che coloro che riescono ad invecchiare senza ammalarsi di cancro, hanno avuto prima dei 65 anni, uno stile di vita in cui l’alimentazione è sempre stata bilanciata e contenuta, si sono avvicinati ad una sorta di “digiuno” prolungato.
Valter Longo, direttore del Longevity Institute dell’Università della California, sostiene “Tutti i dati dimostrano che prima dei 60-65 anni, una dieta ricca di proteine animali è associata a un aumento del rischio di cancro di quattro volte nei 18 anni successivi e che quindi le basi per una vecchiaia sana si pongono con la dieta tenuta prima dei 65 anni. Dopo tale età i fattori si invertono: a una dieta povera di proteine è associato un alto rischio”
Gli anziani sani, sono quindi coloro che da giovani hanno avuto uno stile di vita sano e, soprattutto, hanno mangiato poco, dando così più volte possibilità al proprio sistema immunitario di rigenerarsi e di contrastare un eventuale tumore che cerchi di farsi spazio.
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