Lo scorso sabato, in numerose piazze italiane i volontari delle associazioni che riuniscono diabetici, parenti e simpatizzanti, si sono dati appuntamento per sensibilizzare la cittadinanza su controlli e prevenzione del diabete. Una patologia in continua crescita. Dati recenti dimostrano che in Italia ci sono più di 3 milioni e mezzo di diabetici, numero destinato a superare i 5 milioni entro meno di vent’anni. Il diabete è una malattia cronica, caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue causata da un'alterata quantità o attività dell'insulina (ormone, prodotto dal pancreas, che permette al glucosio di passare dal sangue alle cellule dove il glucosio apporta energia).
Non è di certo mia intenzione parlarvi del diabete, ma solo far conoscere, o ricordare a chi già lo sa, che ci sono dei suggerimenti che riguardano l’alimentazione, che possono:
- aiutare il diabetico a tenere la glicemia sotto controllo
- fare un po’ di prevenzione.
Abbassare l'indice glicemico
L’indice glicemico è un parametro che definisce la velocità con cui il glucosio presente nei cibi viene assorbito dal sangue.
Mangiando un alimento ricco di carboidrati, i livelli di glucosio nel sangue aumentano progressivamente, man mano che gli amidi e gli zuccheri vengono digeriti e assorbiti, questo tempo di assorbimento è influenzato da questi fattori:
- tipo di alimento più o meno ricco di zuccheri (dolciumi, frutta) o amidi (pasta, pane, riso, polenta ecc.)
- quanta fibra viene ingerita nello stesso pasto (es pane, pasta, riso integrale, oppure verdura, abbassano il l’indice glicemico).
- metodi di cottura, (gli spaghetti al dente e non scotti hanno un indice glicemico più basso) o anche raffreddare gli alimenti cucinati, come ad es le patate bollite
- presenza di cibi con fibre solubili, capaci di assorbire elevate quantità di acqua, formando nell'intestino una sorta di gel. La fibra solubile: la troviamo nei legumi, frutta fresca, in particolare nella mela soprattutto se la si consuma con la buccia, e poi ancora agrumi, pera, pesca, prugne, avena, carote, patate, frutti di bosco, cipolle.
Ora provo a descrivere sinteticamente cosa avviene nel nostro corpo quando si consuma un pasto ad elevato indice glicemico.
L’incremento veloce dei livelli di glucosio nel sangue determina, da parte del pancreas, la produzione di grandi quantità di insulina; questo meccanismo avviene rapidamente provocando a distanza di due/tre ore dal pasto una riduzione importante del glucosio nel sangue (ipoglicemia) che a sua volta provoca una sensazione di fame oltre che di malessere. A questo punto, se si ingeriscono altri zuccheri per placare la sensazione di fame, viene prodotta una nuova quantità di insulina e così via…
Tutti gli zuccheri che non servono ai tessuti, il nostro organismo tende a “metterli da parte”, sottoforma di grasso, per quando ce ne sarà bisogno.
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