giovedì 29 ottobre 2015

Allarme carne, ma poche novità

L'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha lanciato un nuovo allarme ovvero che le carni lavorate "sono cancerogene" e vanno inserite nel gruppo delle sostanze che causano i tumori a pericolosità più alta.
Tra le carni lavorate ci sono i wurstel, il bacon e il prosciutto. Carni nelle quali sono stati introdotti elementi chimici per alterarne il gusto e renderle per esempio più salate o affumicate, oppure sono state addizionate con i conservanti. «Per una persona, il rischio di sviluppare cancro all'intestino a causa del consumo di carne processata resta piccolo, ma aumenta in proporzione alla carne consumata» ha dichiarato il dottor Kurt Straif, capo dello IARC Monographs Programme.
La carne rossa, in cui sono inseriti manzo, agnello e maiale, è invece classificata come "probabile" cancerogeno. Gli organi più a rischio di ammalarsi di cancro sono: l’intestino, il pancreas, lo stomaco e la prostata.


«Evitare allarmismi, serve equilibrio» Gli oncologi italiani invitano tuttavia a evitare allarmismi: «L'Oms dice cose che in gran parte già sappiamo, e nessuno si sogna di vietare il consumo di carne: come per tutti gli alimenti, serve equilibrio», afferma l’onclologo Carmine Pinto, presidente dell'Aiom. «Gli studi sugli insaccati hanno indotto gli esperti a collocarli nel gruppo più a rischio perché se ne è appurata la cancerogenicità, soprattuto per via di nitrati e nitriti, i conservanti che vengono utilizzati. Per approfondire leggete il nostro post sull'argomento.

Il commento di Umberto Veronesi, alla pubblicazione su “Lancet Oncology”: «Per quanto mi riguarda io sono vegetariano da sempre, molto prima di essere medico e molto prima di essere oncologo, da quando cioè ho potuto scegliere la mia alimentazione. Questo studio aggiunge un tassello in più nella ricerca delle cause del cancro.  Potremo dire di aver vinto il cancro non quando lo cureremo, ma quando non ci ammaleremo più, cioè dopo aver trovato le cause e averle eliminate».  

Qualche consiglio è d’obbligo: 
  • Attenzione alla spesa, leggiamo le etichette e scopriamo da dove arriva il prodotto e cosa contiene se è un prodotto lavorato.
  • Quando mangiamo la carne rossa e soprattutto quando mangiamo  salumi e altri prodotti lavorati quindi ricchi di conservanti, ricordiamoci di consumare contemporaneamente una porzione abbondante di verdura e un frutto ricco di vitamina C, l’effetto nocivo così si attenua.
  • Occhio ai metodi di cottura per non unire un rischio ad un altro rischio. L’affumicatura, la grigliatura, la braciatura favoriscono la formazione di sostanze cancerogene. L’affumicatura, sia chimica che naturale, ma anche la brasatura forma ammine eterocicliche e la grigliatura idrocarburi policiclici aromatici che sono tutte sostanze classificate dallo Iarc, l’agenzia internazionale addetta a codificare le sostanze cancerogene in classe A, la più alta cancerogenicità.

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