sabato 31 ottobre 2015

Dolcetto o scherzetto?

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Nove persone su 10 amano il cioccolato; la decima mente.
John Tullius

Oggi parliamo di dolci: cioccolato, caramelle e gomme da masticare.
E partirei proprio con il cioccolato, che si prepara a partire dal burro di cacao, generalmente addizionato di zucchero e altro (latte, mandorle, lecitina, grassi vegetali, aromi ecc).
Leggiamo sempre l’etichetta, ci aiuta a capire che cioccolato stiamo comprando e, se il primo ingrediente è lo zucchero, non mettiamolo nel carrello della nostra spesa, perché sarà un cioccolato di bassa qualità. Il cioccolato più pregiato deve contenere non meno del 70% di cacao


Il cioccolato fa bene al cuore, contiene moltissimi antiossidanti, più di quanti ne contiene il tè verde, ma contenendo anche grassi e zuccheri, è bene non eccedere, 100 gr di cioccolato fondente hanno circa 500 calorie.
Il latte abbinato al cioccolato riduce la possibilità di assorbimento degli antiossidanti presenti nel cioccolato stesso, quindi meno effetti cardioprotettivi.
Con i bambini come fare? Pochissimo cioccolato al latte o bianco (troppi zuccheri, troppi grassi), proviamo invece ad abituarli gradualmente al cioccolato con percentuali di cacao sempre più alte, magari arricchiti con nocciole o mandorle. Si può partire da un 60% e dopo un po’ passare al 70% e magari arrivare fino all’85%, percentuale ottima!
Prossimamente dedicheremo un post interamente alle creme di cioccolato spalmabili.

Le caramelle, sarebbero veramente da bandire tutte dalle nostre case, ma come fare con i bambini golosi? Forse la regola potrebbe essere, consumarle solo occasionalmente, e mai come premio!
Tutte le caramelle contengono zucchero (o destrosio) e altri componenti più o meno naturali che a volte ci traggono in inganno, perchè pensiamo siano caramelle più sane (limone, fragola, liquirizia, latte ecc), ma anche composti artificiali (coloranti, additivi agglutinati, gelatina, aromatizzanti). Quelle senza zucchero e quindi dolcificate con aspartame, acesulfame, sorbitolo possono essere ancora peggio!

Le gomme da masticare non sono migliori delle caramelle dal punto di vista nutrizionale. Attenzione anche a un consumo eccessivo di gomme contenenti come dolcificante il sorbitolo, che consumato in eccesso può provocare problemi allo stomaco e in alcuni casi anche violenti attacchi di diarrea. Masticare continuamente comporta anche un’eccessiva introduzione di aria nello stomaco che può provocare gonfiore addominale e stimolare una produzione eccessiva di succhi gastrici.
Anche per le gomme da masticare, come per le caramelle, non c’è differenza tra quelle con o senza zucchero, il consumo frequente non è consigliabile.
 
“Ma la principle attenzione va posta a questi additivi (leggere bene le etichette!), il butilidrossianisolo (BHA o E320) o butilidrossitoluene (E321), le gomme peggiori contengono entrambi questi additivi, ritenuti tra quelli più pericolosi per la salute. Alcuni autori attribuiscono al butilidrossianisolo una certa cancerogenicità poichè sembra che ad alte dosi possa provocare danni al fegato” 
(dott.ssa Anna Villarini).

giovedì 29 ottobre 2015

Allarme carne, ma poche novità

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L'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha lanciato un nuovo allarme ovvero che le carni lavorate "sono cancerogene" e vanno inserite nel gruppo delle sostanze che causano i tumori a pericolosità più alta.
Tra le carni lavorate ci sono i wurstel, il bacon e il prosciutto. Carni nelle quali sono stati introdotti elementi chimici per alterarne il gusto e renderle per esempio più salate o affumicate, oppure sono state addizionate con i conservanti. «Per una persona, il rischio di sviluppare cancro all'intestino a causa del consumo di carne processata resta piccolo, ma aumenta in proporzione alla carne consumata» ha dichiarato il dottor Kurt Straif, capo dello IARC Monographs Programme.
La carne rossa, in cui sono inseriti manzo, agnello e maiale, è invece classificata come "probabile" cancerogeno. Gli organi più a rischio di ammalarsi di cancro sono: l’intestino, il pancreas, lo stomaco e la prostata.


«Evitare allarmismi, serve equilibrio» Gli oncologi italiani invitano tuttavia a evitare allarmismi: «L'Oms dice cose che in gran parte già sappiamo, e nessuno si sogna di vietare il consumo di carne: come per tutti gli alimenti, serve equilibrio», afferma l’onclologo Carmine Pinto, presidente dell'Aiom. «Gli studi sugli insaccati hanno indotto gli esperti a collocarli nel gruppo più a rischio perché se ne è appurata la cancerogenicità, soprattuto per via di nitrati e nitriti, i conservanti che vengono utilizzati. Per approfondire leggete il nostro post sull'argomento.

Il commento di Umberto Veronesi, alla pubblicazione su “Lancet Oncology”: «Per quanto mi riguarda io sono vegetariano da sempre, molto prima di essere medico e molto prima di essere oncologo, da quando cioè ho potuto scegliere la mia alimentazione. Questo studio aggiunge un tassello in più nella ricerca delle cause del cancro.  Potremo dire di aver vinto il cancro non quando lo cureremo, ma quando non ci ammaleremo più, cioè dopo aver trovato le cause e averle eliminate».  

Qualche consiglio è d’obbligo: 
  • Attenzione alla spesa, leggiamo le etichette e scopriamo da dove arriva il prodotto e cosa contiene se è un prodotto lavorato.
  • Quando mangiamo la carne rossa e soprattutto quando mangiamo  salumi e altri prodotti lavorati quindi ricchi di conservanti, ricordiamoci di consumare contemporaneamente una porzione abbondante di verdura e un frutto ricco di vitamina C, l’effetto nocivo così si attenua.
  • Occhio ai metodi di cottura per non unire un rischio ad un altro rischio. L’affumicatura, la grigliatura, la braciatura favoriscono la formazione di sostanze cancerogene. L’affumicatura, sia chimica che naturale, ma anche la brasatura forma ammine eterocicliche e la grigliatura idrocarburi policiclici aromatici che sono tutte sostanze classificate dallo Iarc, l’agenzia internazionale addetta a codificare le sostanze cancerogene in classe A, la più alta cancerogenicità.

martedì 27 ottobre 2015

C'è più gusto ad acquistare insieme

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Cassetta di verdura
Prosegue con interesse l'acquisto della cassetta di verdura prodotta dall'Azienda Cattaneo di Santo Stefano.


In questo periodo troviamo: cavolo nero, verza, cavolfiore, zucca, erbette, coste, spinaci, insalata radicchio, catalogna. Nella cassetta troviamo solo prodotti stagionali. L'importo della verdura e' di € 1 al chilo; per motivi organizzativi la cassetta andrebbe presa così come viene confezionata, senza troppe aggiunte o sostituzioni, salvo situazioni eccezionali. L'obiettivo dell’acquisto della cassetta di verdura non è solo quello di consumare verdura di qualità, a km 0 e ad un buon prezzo, ma anche imparare a cucinare e impiegare ortaggi con cui si ha "poca confidenza”, ma che sono gli ortaggi che la natura offre a questo territorio, in questa stagione, che peraltro fanno davvero molto bene.

Aglio, cipolle e patate
Per completare l’approvvigionamento di ortaggi, a fine settimana andremo a Monticelli d‘Ongina, la città dell’Aglio DOP Piacentino, ad acquistare: aglio, cipolle e patate.

Il pane
Ricordate che abbiamo lanciato la sfida ai panificatori cremaschi? Ebbene siamo riusciti ad ottenere un pane fatto con la farina ottenuta dal chicco intero macinato, a cui abbiamo fatto aggiungere semi di sesamo e di girasole (tanto per cominciare).

  Il pane che abbiamo ottenuto, una pagnotta da 500 gr circa al prezzo di € 1,85, è davvero buono e la scorsa settimana è andato a ruba.

Le mele
“Tanti anni fà nel mantovano era diffusa una piccola mela. 
Veniva raccolta all’inizio del mese di Ottobre ed era il frutto
 che veniva consumato a pranzo, a merenda, 
e a cena per tutto l’inverno fino a primavera inoltrata. 
Questa era la mela campanina, 
e a lei non interessava nulla delle celle frigo 
(che a quei tempi non esistevano), poichè si conservava benissimo 
per lunghissimi periodi anche senza”.
La prima settimana di novembre proveremo ad acquistare delle mele di provenienza mantovana, coltivate con il metodo della lotta integrata, una pratica di difesa delle colture che prevede una drastica riduzione dell’uso di fitofarmaci mettendo in atto diversi accorgimenti.
Le mele coltivate dall’Azienda Franzoni di Mantova sono la mela campanina e la pink lady.

La carne
Con il consumo di carne non bisogna esagerare, ed in particolar modo con il consumo di salumi, ma come per tutto quello che mangiamo, è molto importante che i prodotti siano di qualità e di filiera corta.

Nel nostro territorio c’è un piccolo allevatore che alimenta i suoi suini esclusivamente con il foraggio raccolto nei propri campi all’interno del Parco del Serio, pertanto soggetto a vincoli più restrittivi e a maggiori controlli.
Abbiamo provato ad acquistare da lui carne ed insaccati, e siamo stati tutti soddisfatti.

Chi fosse interessato a provare: verdura in cassetta, aglio, cipolle e patate; pane; mele; e carne si metta in contatto con noi.



sabato 24 ottobre 2015

Aglio, cipolle e patate per tutto l’inverno

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Sappiamo bene che l'aglio e la cipolla in cucina non possono mancare, e penso sia noto a tutti che oltre ad avere uno spiccato sapore, possiedono notevoli proprietà terapeutiche.
Il periodo della raccolta di questi bulbi è la primavera inoltrata ed è senz’altro questo il periodo più indicato per un buon approvvigionamento. Vediamo quindi insieme, qualche consiglio per conservare nel miglior modo possibile, aglio, cipolle e patate, fino alla prossima primavera, affinché mantengano le loro proprietà ed evitando sprechi.
Innanzitutto aglio, cipolle e patate non tollerano l'umidità e quindi vanno conservate in un luogo asciutto e ben areato. Il luogo ideale sarebbe una cantina, in cui generalmente la temperatura è di circa 10-12 gradi.


Ma quando non è possibile conservare patate, aglio e cipolla in cantina come si può fare?
L'ideale è usare scatole di cartone o di vimini e avere l’attenzione di mettere,  tra uno strato e l'altro, un foglio di carta, che permette di assorbire l'umidità e lasciare respirare il prodotto.

In dispensa, l’aglio andrebbe messo in sacchetti di carta che permetta la traspirazione al riparo dalla luce; può essere congelato dopo aver tagliato i suoi spicchi a fettine o interi se sono piccoli.
Oppure togliere la pellicola e metterli in barattoli, sterilizzati ed asciutti, con qualche foglia di alloro o un pizzico di origano, e poi aggiungere l'olio (va bene sia di semi che di oliva), va lasciato aperto per 6 o 7 giorni e poi il vasetto va chiuso. A quel punto, quando si avrà bisogno dell’aglio in cucina, si potrà usare lo spicchio, ma anche solo l’olio insaporito.

Le cipolle possono essere raggruppate in mazzi ed appese al soffitto in un ambiente ben areato; ho trovato anche questo consiglio, piuttosto originale, ma a detta di chi l’ha sperimentato, molto efficace: posizionare le cipolle in un collant di nylon, una dietro l'altra e tra una cipolla e l'altra formare un nodo per tenerle distanziate e poi appenderle. Oppure pulirle, tagliarle a fette, metteterle in sacchetti e congelarle.
In frigorifero, la cipolla, può conservarsi per due o tre giorni nel cassetto della frutta e della verdura.

Le patate sono soggette a germogliazione, à sconsigliato consumare patate troppo mature, che presentano germogli, oppure con macchie verdi, le patate germogliate contengono molta solanina, una sostanza che può risultare tossica. Le patate devono essere conservate al buio e a una temperatura di 10°C. In mancanza di una cantina con le caratteristiche di cui abbiamo parlato prima, è possibile riporre le patate in cassette di legno o cartone foderate con panni di cotone asciutti o con strati di cartone pulito.


mercoledì 21 ottobre 2015

Semi di zucca, tutt’altro che uno scarto!

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La scorsa settimana abbiamo parlato di zucca, oggi dedichiamo un po’ di spazio ai semi di zucca, che, fino a non molto tempo fa, erano considerati decisamente meno nobili della dolce polpa.
Effettivamente, sempre più spesso, li troviamo nei cereali e nel pane, magari abbinati ad altri semi: di lino, di girasole, di sesamo, di chia, tutti semi pregiatissimi.


I semi in generale forniscono proteine e omega 3, quelli di zucca sono particolarmente ricchi in zinco (prezioso per ossa e denti), fosforo e fitosteroli, un aiuto per il controllo del colesterolo nel sangue. Contengono triptofano, un precursore della serotonina, quindi un aiuto per dormire bene  ed essere di buon umore; vitamine del gruppo B, F, E e vitamina C.
I semi non vanno ingeriti interi, ma dopo averli masticati accuratamente, solo cosi riescono ad esprimere al meglio le loro innumerevoli proprietà (questo vale per tutti i semi).
I semi di zucca sono particolarmente utili nel prevenire le infezioni delle vie urinarie sia femminili che maschili, come cistiti, infiammazioni della vescica, incontinenza.
Perchè possano esprimere al meglio le loro proprietà vanno consumati senza tostatura e senza sale, un cucchiaio al giorno. Un suggerimento? Provate a tritarli in una bella insalata mista, danno sapore e diminuiscono la necessità di salare.

lunedì 19 ottobre 2015

Probiotici e prebiotici: solo una moda?

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Una persona che ci segue da quando siamo partite, mi ha fatto notare che non abbiamo ancora parlato di latticini, il latte in effetti è un tema “caldo”, tantissime opinioni contrastanti sia sulle riviste salutistiche in edicola, sia nelle sintesi delle ricerche scientifiche più autorevoli, quindi ho voluto prendermi un po’ di tempo per cercare di essere particolarmente chiara e presentare solo dati scientificamente fondati.


Parto quindi con qualcosa di facilissimo, i probiotici, perchè sul fatto che  questi alimenti fermentati facciano bene sono tutti d’accordo.
Il principale alimento fermentato che ci viene in mente e il più comunemente consumato, almeno nelle famiglie italiane, è lo yogurt quindi un derivato del latte, ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire bene cosa sono i probiotici e perché fanno cosi bene.
I probiotici sono organismi vivi che assumiamo, con alimenti o con integratori e che colonizzano il nostro intestino.
  • Favoriscono la digestione attraverso la produzione di enzimi specifici;
  • Creano una barriera nell’intestino che protegge dai microrganismi patogeni, (ovvero quei microrganismi che possono determinare una malattia), ma non solo, proteggono anche dal transito nell’intestino di sostanze allergeniche e tossiche;
  • Proteggono da tosse e raffreddore – tra il 70% e l’80% delle nostre cellule immunitarie sono nell’intestino;
  • Aiutano a mantenere il pH delle mucose intestinali  ad un valore vicino alla neutralità, condizione ottimale (tema che affronteremo in un altro post);
  • Producono vitamine tra cui la vit K e alcune vitamine del gruppo B, che l’intestino poi assorbe.
“I batteri, soprattutto quelli lattici, sono molto utili anche al buon funzionamento intestinale e ad impedire l’eccessiva proliferazione di muffe e lieviti, ma attenzione, molti dei fermenti lattici in commercio, venduti come integratori o latti fermentati, sono formati da fermenti vivi di provenienza vaccina, cioè tipici della specie bovina di appartenenza: quindi probiotici molto buoni per i vitelli, ma non utili per l’uomo”. (Dott.ssa Anna Villarini ricercatrice Istituto Tumori di Milano)

I probiotici più conosciuti (lactobacilli e i bifido-batteri), sono presenti non solo nello yogurt, ma anche nel miso, nel kefir, nei crauti, nel tempeh, nell kombucha, nei formaggi fermentati e anche nella pasta madre.


Cominciamo con il conoscere il miso, un condimento indispensabile per la cucina giapponese, ma anche una delle proposte più comuni dei ristoranti macrobiotici italiani. Viene prodotto dalla fermentazione di soia, orzo, riso, o altri cereali, insieme a un tipo di fungo chiamato koji. Il processo di fermentazione può durare da pochi giorni fino ad arrivare a due anni, più scuro è il colore del miso, più il suo sapore è forte e salato.
Contiene proteine facilmente assimilabili, ha un buon contenuto di vitamina B-12 e fornisce discrete dosi di zinco, manganese e rame.

I prebiotici
Abbiamo detto finora che i probiotici sono organismi viventi, pertanto hanno bisogno di nutrimento.
I prebiotici rappresentano quindi il nutrimento di cui i batteri probiotici hanno bisogno. Troviamo i prebiotici principalmente negli alimenti vegetali ricchi di fibre come asparagi, legumi, avena, aglio, tarassaco e frutta secca, e in modo particolare le noci.
Torneremo sicuramente a breve  a trattare dei cibi fermentati, analizzeremo anche i meno conosciuti e approfondiremo ancora di più il tema dei latti fermentati che possiedono anche qualche criticità.

venerdì 16 ottobre 2015

L'inchiesta sul BIO di Altroconsumo

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Interessante inchiesta realizzata da Altroconsumo e pubblicata sulla rivista di settembre, che immagino non tutti abbiano avuto modo di leggere.
Il titolo è piuttosto inquietante, ma lo è pure il resto dell’inchiesta: non crediamo in bio.
Come ormai avrete capito leggendo i post di Sotto il Tiglio, noi non siamo integralisti in nessun caso, quindi neppure nel ritenere che bio sia sano e tutto il resto no. E’ giusto porsi delle domande, soprattutto quando riempiendo un carrello di prodotti biologici il costo della spesa ne risente decisamente.

Personalmente, negli anni, mi sono molto documentata a riguardo dei prodotti biologici, ho conosciuto produttori di biologico, e produttori di aziende non biologiche, ho ascoltato opinionisti ed esperti e mi son fatta la mia idea: Per alcuni prodotti il biologico possiede davvero un valore aggiunto che giustifica un aumento del costo della mia spesa, in altri casi no.

Ho pensato di proporvi una sintesi dell’inchiesta di Altroconsumo, ognuno trarrà le proprie conclusioni.
L’Inchiesta ha selezionato punti vendita di diverso tipo: supermercati, ipermercati, negozi specializzati in prodotti bio, venditori ambulanti presenti nei mercati, fruttivendoli e negozi online, concentrando l’analisi su due ortaggi (pomodorino e carota) e due frutti (fragole e mele), il laboratorio oltre che ricercare pesticidi, ha effettuato analisi di carattere nutrizionale, per verificare il contenuto di sali minerali e di antiossidanti (vitamine, polifenoli, licopene, betacarotene).

Le mele
Poche le differenze nutrizionali tra mele bio e non bio. Le mele non bio contengono fino a 4 pesticidi, ma con valori generalmente inferiori al limite legale.
A fronte di ciò un aumento della spesa fino al 75% in più se si acquistano mele biologiche. 
 
Le fragole
Più fosforo e più potassio nelle fragole convenzionali, mentre sotto il profilo dei pesticidi, sono state riscontrate tracce di un pesticida in un campione bio e due irregolarità (fuori legge) in due campioni non bio. Si spende il 70% in più acquistando fragole bio. E’ evidente che le fragole essendo un frutto delicato e deperibile, presentano un profilo di rischio più alto per quanto riguarda i residui di pesticidi.


Le carote e i pomodorini
Risultati similari dalle analisi dei prodotti bio e non bio, ma con un costo che nella carota bio lievita fino al 101%

Ultimo dato che mi sembra interessante conoscere è che il contenuto di antiossidanti è maggiore nei vegetali bio. Il motivo è legato alla minore presenza di azoto nella coltivazione biologica, grazie alla progressiva riduzione della quantità di letame utilizzata come fertilizzante. Meno azoto nei campi si traduce in una maggiore produzione di antiossidanti (vitamine, polifenoli, licopene, betacarotene). 

Se siete interessati ad approfondire il tema, fate un fatemelo sapere nei commenti ed io proseguirò nella ricerca.

mercoledì 14 ottobre 2015

La zucca nella cucina lombarda

8 commenti:
L’autunno sembra cominciare proprio in questi giorni, forse il periodo migliore dell’anno per degustare i prodotti della terra che sono maturati grazie al sole dell’estate, anche noi dedicheremo tutte le settimane uno spazio ad una ricetta di stagione magari “condendola” con qualche curiosità o suggerimento informazione di benessere e salute.


Abbiamo già decantato le innumerevoli proprietà della zucca, oggi ci dedichiamo al suo impiego in cucina. La zucca, infatti,  può essere cucinata al forno, al vapore, tagliata a pezzettini nel risotto o nelle minestre, oppure fritta nella pastella.
Si abbina molto bene ai formaggi, alla carne di maiale, agli spinaci, ai funghi (magari i nostri chiodini), ottima nel risotto e come ripieno dei famosi tortelloni alla zucca, tipici mantovani.

Diverse sono le tipologie di zucca, tra cui ad esempio:
Marina di Chioggia: di pezzatura media 2-3 kg; forma appiattita; buccia molto rugosa, di colore verde o grigio scuro; polpa zuccherina di colore giallo.
Musquèe de Provence: quest’ultima di pezzatura grossa, da 7-8 kg a 15-20 kg; forma appiattita con costolatura molto marcata; buccia liscia di colore marrone aranciato; polpa spessa di colore arancio intenso.


Il nostro fornitore di verdura, l'azienda agricola Cattaneo, ha a disposizione anche queste zucche provenzali, adattissime per le minestre, possono essere ordinate intere o a pezzi.
Ricordiamo sempre che la zucca più è gialla, più è ricca di carotene!

Polpette di zucca di Nonna Delia… buonissime!

- Cuocere ½ zucca piccola al vapore al dente, già pelata;
- schiacciarla e aggiungere:
•    una manciata di grana grattugiato,
•    4 o 5 amaretti tritati finemente,
•    1 uovo intero,
•    pepe, sale e noce moscata e curcuma;
- fare delle polpette piccole e basse in modo che possano rosolare bene;
- passarle nel pangrattato e poi cuocerle in padella con poco olio;
Se l’impasto dovesse risultare molle, aggiungere un po’ di pangrattato.

lunedì 12 ottobre 2015

A Crema si parla di benessere a tavola

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Il gusto della salute
Il benessere a tavola
Venerdì 16 ottobre 2015 alle ore 18,00 
presso l’ex chiesa di S. Maria in Ripalta
Via Matteotti, Crema

Presentazione dell’iniziativa 
Sapori nella nebbia 2015
rivolto alle associazioni di volontariato, in particolare, femminile

Unire il gusto e il piacere della buona tavola all’attenzione per la salute è una delle sfide lanciate da EXPO 2015. Il cibo è scambio e incontro, ma è anche un importante strumento di cura, che influisce sulla qualità di vita, lo sviluppo psicofisico, l’invecchiamento.

L’Associazione “Tavole cremasche” per tutto il mese di novembre 2015, 
proporrà una scelta dei piatti tipici del cremasco, con ricette “rivisitate”,
per la promozione della salute.


L’iniziativa è promossa dal Centro Oncologico dell’Azienda Ospedaliera di Crema 
in collaborazione con l’Associazione Rubino 
e l’Associazione Le tavole cremasche

venerdì 9 ottobre 2015

Elisir di lunga vita

2 commenti:
Diamo una mano al nostro organismo a combattere i radicali liberi e quindi l’ossidazione dei tessuti, con un centrifugato dalle sorprendenti proprietà, che tra l’altro risulterebbe molto efficace nel combattere la caduta dei capelli, tipica di questo periodo dell’anno.


Qualche parola su questi 4 preziosi elementi naturali:
La carota. Tanti i benefici di questo timido ortaggio del sottosuolo, vediamoli insieme: innanzitutto rappresenta un eccezionale fonte di beta-carotene. L'organismo trasforma parte del beta-carotene in vitamina A, indispensabile per l'integrità delle mucose, per la protezione del sistema immunitario e per una buona vista.
A differenza di altri nutrienti, le carote sono resistenti alla cottura, purché non eccessivamente lunga, mentre si perdono in caso di frittura.
La carota contiene anche importanti vitamine (gruppi A, D, E, e PP) e diversi minerali ed un importante antiossidante il glutatione.
Il professor Umberto Veronesi, in una sua recente pubblicazione annovera la carota tra i principali anticancro presenti in natura.
I benefici in termine di salute la carota li sprigiona soprattutto dopo una breve cottura.
Le carote crude hanno pareti cellulari dure che rendono questa pro-vitamina (il beta-carotene) meno disponibile all'assorbimento. La cottura invece rompe le membrane cellulari, e se le carote vengono servite come parte di un pranzo che comprende anche minime quantità di grassi, l'assorbimento può anche raddoppiare.
Molto importante sapere che la carota (nelle coltivazioni non biologiche viene comunemente trattata con fertilizzanti e fitochimici, si raccomanda perciò di rimuovere sempre lo strato superficiale della carota e la punta asportando così completamente questi residui di fertilizzanti.

Il cetriolo è un generoso serbatoio di minerali concentrati soprattutto nella buccia e nei semi. Quindi non sbucciare il cetriolo, perché insieme alla buccia si perderebbero le sue preziose sostanze.
E’ ricco di potassio
, ferro
, silicio
, magnesio
 e fosforo
Ed è una ricca fonte di vitamine, che si ritrovano principalmente nella buccia: vitamina C
, vitamina A
, vitamine del gruppo B
 e 5 enzimi
È dimostrato che il cetriolo può ridurre gli effetti tossici che coinvolgono l’apparato digerente e annullare l’effetto di alcuni composti cancerogeni come i nitrati e nitriti dei salumi,
Circa 500-700 g al giorno di cetrioli diventano un ottimo coadiuvante nelle infezioni del tratto urinario, prevengono i calcoli renali, eliminano la ritenzione di liquidi nel corpo stimolando la funzione renale, hanno un potente ruolo disintossicante.


La bietola è ricca di potassio e ferro la cui assimilazione nell’organismo è facilitata dalla presenza di vitamina C;
di carotenoidi, tra cui la luteina e il betacarotene (che l’organismo trasforma in vitamina A), che svolgono un’azione antiossidante;
di clorofilla, pigmento vegetale che viene trasformata durante la digestione in sostanze dall’importante funzione protettiva contro malattie tumorali;
di fibra, soprattutto nei gambi carnosi;
di acido folico, e ferro necessari sia ai bambini che agli adulti per produrre i globuli rossi e prevenire alcune forme di anemia.
di indoli, sostanze contenenti azoto la cui assunzione abituale sembra preservare dai tumori del seno e dell’utero.

L’uva spicca per le sue benefiche proprietà un vero concentrato di sostanze preziose
Ogni 100 grammi di uva corrispondono a circa 69 kcal; 
tra i minerali, il più presente è il potassio, poi fosforo, calcio e magnesio;
vitamine, A, alcune del gruppo B, la vitamina C, la K;
uno spazio particolare lo dedichiamo alla buccia di questo dolce frutto, che  contiene non solo il resvenatrolo ma anche flavonoidi, antociani e antiossidanti di varia natura. Il colore della buccia dipende da queste sostanze, l’uva scura ne contiene di più rispetto all’uva chiara.

giovedì 8 ottobre 2015

Lavare o non lavare le uova?

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E’ consigliabile lavare le uova solo se consumate crude (ad esempio per il tiramisù o per fare creme tipo maionese), ma attenzione questo lavaggio va eseguito solo immediatamente prima dell’uso, in quanto lavare le uova potrebbe danneggiare la pellicola di rivestimento del guscio e l’umidità potrebbe favorire la penetrazione all’interno dell’uovo dei microrganismi presenti sul guscio stesso.
Le uova, a casa, vanno conservate in frigorifero, anche se al supermercato le troviamo a temperatura ambiente.


Mai lavare le uova prima di metterle in frigorifero e coservarle sempre nella loro confezione, non vaganti per il frigorifero o magari vicino ad un limone già tagliato!


martedì 6 ottobre 2015

Il comportamento alimentare nei giovani

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Oggi vi proponiamo qualcosa di nuovo, una breve intervista alla dottoressa Federica Perolini, psicopedagogista esperta di disturbi alimentari.

In questo blog, come sai Federica, trattiamo di cibo e salute, salute che non dipende solo dalla qualità degli ingredienti, dalle proprietà di ogni singolo alimento che mettiamo nel piatto, ma anche, e soprattutto da un approccio sano ed equilibrato con il pasto.
Tantissime sono le domande che ti potrei porre, perche il tema è particolarmente attuale e terribilmente delicato, ma mi limiterò, per questa  prima occasione, a pochi quesiti:

Come riconoscere precocemente nel comportamento dei nostri ragazzi se ci sono problematiche di disturbo alimentare? 
Purtroppo non è semplice individuare precocemente atteggiamenti deviati, però sintomatica è un’alterazione del comportamento alimentare che può identificarsi con una dieta dimagrante sempre più rigida, insoddisfacente con controllo frequente del proprio peso corporeo oppure con l’ingestione di una quantità di cibo obiettivamente eccessiva, che avviene in modo troppo rapido e frequente

Quale l’età più a rischio? 
L’età più a rischio per l’insorgenza dei disturbi alimentari è tra i 12 e i 25 anni.

Quale atteggiamento tenere con loro?  
Relazionarsi con gli adolescenti non è semplice e con adolescenti affetti da disturbi alimentari ancora di più, in quanto la chiusura al mondo e soprattutto al dialogo è molto più forte.
Cercare un punto di contatto, un interesse comune o coltivare un hobby da condividere è sicuramente positivo per  instaurare un dialogo e rafforzare il sentimento di fiducia e rispetto che fanno di un genitore, o di un adulto, un punto di rifermento.

Ma si può guarire definitivamente dopo uno specifico percorso terapeutico? 
Dai disturbi alimentari si guarisce completamente.
Un adeguato percorso libera l’individuo da quei vizi di comportamento e mentali che lo ingabbiano in un atteggiamento deviato; diverso è il discorso riguardate quelli che possiamo identificare come “disturbi collaterali”.
Una condotta alimentare scorretta e protratta nel tempo porta a conseguenze anche gravi sul fisico fino a limitarne perfino le funzioni vitali. Non sempre queste sono reversibili.
Prima si interviene per risolvere il disturbo, più reversibili sono i danni procurati all’organismo.

Grazie e buon lavoro

La dott.ssa Federica Perolini
riceve su appuntamento a Crema
in via XX settembre, 18
Cell. 345 83 79 767

lunedì 5 ottobre 2015

Tre appuntamenti da non perdere

2 commenti:
10 e 11 ottobre 2015 Nel Centro Storico di Cles 
Pomaria - La festa della mela della Val di Non
La Val di Non diventa per due giornate il regno incontrastato della mela: è possibile infatti raccogliere le mele direttamente dall’albero, imparare a cucinare lo strudel, conoscere e assaggiare le diverse varietà di mele e i loro golosi derivati, giocare e divertirsi in laboratori didattici e percorsi di degustazione. Accanto alla mela la festa propone molte altre attività, tutte legate al territorio: rappresentazioni di antichi mestieri, musiche, stand enogastronomici dei produttori associati alla Strada della Mela, degustazioni di vini e prelibatezze locali.
www.pomaria.orgwww.pomaria.or

17 ottobre - Perugia
Eurochocolate
Il principale Festival Internazionale nel settore del cioccolato, con la presenza di quasi un milione di visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero, giunto alla sua XXI edizione.
Expo Milano 2015 dal 17 ottobre al 26 ottobre
Tanti eventi con al centro il Cluster del cacao. Venerdì 17 ottobre Eurochocolate omaggerà l'Esposizione Universale di una torta gigante che riprodurrà Foody, la mascotte.
www.expo2015.orgwww.expo2015.org

Dal 17 al 19 ottobre - MiCo, Milano Congressi
Golosaria
La rassegna dedicata alle eccellenze gastronomiche italiane ideata da Paolo Massobrio e Marco Gatti compie 10 anni. La rassegna si terrà dal 17 al 19 ottobre al MiCo - Milano Congressi, l'accesso diretto alla nuova MM5 Lilla - fermata Portello.

In questa area espositiva unica, interamente al coperto, i 300 produttori selezionati dal best seller "Il Golosario" metteranno in mostra le loro specialità, ma anche le innovazioni in fatto di cibo e di vino.
www.golosaria.it

venerdì 2 ottobre 2015

La zucca e le sue proprietà

2 commenti:
La zucca, un ortaggio dalle tante proprietà. Cominciamo con la polpa che contiene diversi principi attivi, tra tutti il maggior risalto lo darei ai carotenoidi, ma contiene anche mucillagini e sostanze pectiche. 


I carotenoidi infatti sono tra gli antiossidanti più potenti ai quali, tra l'altro, si attribuiscono doti anticancerogene, e benefiche per vene, capillari e pelle.
I vegetali giallo arancioni - e la zucca al primo posto, secondo  uno studio clinico eseguito nel New Jersey e pubblicato dal National Cancer Institute statunitense, - se consumati regolarmente, hanno una buona azione di protezione contro i tumori ai polmoni, allo stomaco e alle vie urinarie.
La zucca poi contiene altre sostanze antitumorali come le peporesine.
La zucca è povera di zuccheri e di calorie e ricca di vitamine, soprattutto vitamina C, e sali minerali soprattutto potassio.
Uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell'Università del Massachusetts e pubblicato sul "Journal of Medicinal Food" ha rivelato che possiede proprietà antidiabetiche e antipertensive.
Anche i semi di zucca sono preziosi e ad essi dedicheremo uno speciale post nelle  prossime settimane.


Comprare una zucca
Quando acquistate una zucca è importante che sia soda e ben matura: il picciolo deve essere morbido e ben attaccato alla zucca. La buccia deve essere priva di ammaccature.
Se la comprate già affettata o a tocchetti, accertatevi che il frutto sia ben maturo e sodo e che il pezzo tagliato non sia asciutto, mentre i semi dovranno essere umidi e scivolosi.
La zucca va conservata in ambiente buio, fresco e asciutto anche per tutto l'inverno, se forma punti molli va pulita e consumata nel tempo più breve possibile.
La zucca in pezzi invece, si conserva in frigorifero, avvolta nella pellicola trasparente e va consumata velocemente poiché tende a disidratarsi. La sua polpa può essere anche congelata, meglio se preventivamente sbollentata.